Come sconfiggere la paura di volare.
Qualche consiglio utile per non rimanere incastrati nelle proprie fobie.
Ma prima però ho una confessione da fare: ad un certo punto della mia vita mi è venuta una gran paura di volare.
Odio questa sensazione perché mentre prima era una delle cose che più amavo fare, adesso mi ritrovo a dover combattere questa cosa ogni volta.
E’ accaduto a seguito di un episodio, un volo da Las Vegas a New York.
Alaska Airlines, una delle migliori compagnie aeree al mondo, un aereo enorme e una temperatura esterna di 52 °C.
Ci ha messo un bel po’ prima di sollevarsi da terra, era il giorno del mio compleanno e ad un certo punto ho creduto che fosse anche l’ultimo 😉 .
Considera che gli aerei non sono progettati per decollare a certe temperature e che qualche giorno prima gli aeroporti di Salt Lake City ed un’altro che adesso non ricordo, sono stati chiusi per qualche ora per il caldo eccessivo che impediva agli aerei di decollare.
Ma c’è da dire che se un volo decide di decollare è perché calcoli matematici ripetuti più e più volte consentono quel determinato decollo.
Vallo a dire alla mia mente 😉
Odio questa sensazione, la odio terribilmente, pensa che nello stesso viaggio ho preso, altri 4 voli intercontinentali.
E mi è stato chiaro sin da subito che quell’aereo avrebbe cambiato per sempre (o forse no) la mia concezione di volare.
Però, visto che io non amo avere paure inutili, ho deciso di affrontarla.
Come sconfiggere la paura di volare?
Innanzitutto se decidi di rimanere nella tua zona di comfort e di non metterti mai alla prova, ti priverai di moltissime gioie nella tua vita.
Da questo ho imparato che non puoi far vincere la paura, e che questa è nemica dei tuoi sogni.
Quindi se stai rimandando una destinazione in particolare, perché hai paura di quel volo, non commettere questo errore.
Piuttosto studia, comprendi e conosci il “nemico”.
Ti consiglio innanzitutto di leggere un libro che sto rileggendo in questi giorni.
L’autore Pietro Pallini (Pilota di aerei di linea), nel suo libro Allacciate le cinture, racconta i segreti del volo rispondendo a tantissime domande, anche quelle più assurde, raccontando con competenza, chiarezza e sottile umorismo tutti i segreti sugli aerei e sul loro misterioso mondo.
Pensi di farcela?
Cosa mi succede prima, dopo e durante il volo
Prima del volo
Qualche giorno prima del volo: Non vedo l’ora di arrivare a destinazione, immagino come sarà essere li, scoprire cose nuove, nuove culture.
In pratica: Inizio a non dormire dall’ansia, mi faccio mille domande, ho mille paure, mi domando perché non ho organizzato un viaggio vicino casa mia.
Il giorno della partenza: Adrenalina a mille, eccitazione, palpitazioni, gioia e paura, paura dell’incognito.
In pratica: Mi vivo il momento.
In aeroporto: Il luogo in cui ho lavorato per diversi anni, e in cui tutt’ora vado spessissimo anche solo per un caffè, il mio luogo del cuore, uno dei miei posti preferiti in assoluto. Perché è il luogo degli incontri, dei ricongiungimenti, dei saluti, delle separazioni, il luogo in cui transitano milioni di persone, con le proprie storie, per andare chissà dove… Qui io mi sento a casa.
In pratica: Sono felice.
Poco prima del decollo: L’ansia aumenta ed è quasi incontrollabile, per questo ho un piccolo rimedio, lato finestrino, controllo tutto, vedo la pista, vedo se è tutto ok, guardare fuori mi rilassa…
In pratica: Inizio ad avere le palpitazioni talmente forti da credere di avere un infarto.
Durante il volo
Durante il decollo: Al primo movimento brusco stritolo la mano del mio compagno, per questo in genere nella fase iniziale spesso cerco un posto libero, perché devo sconfiggere questa cosa e devo farlo da sola.
In pratica: Perché stiamo girando così? Ci stiamo ribaltando!? Non mi piace fammi scendere! E’ successo qualcosa.
Durante il volo: Guardo un film, mi rilasso, mi alzo, parlo con gli assistenti di volo, socializzo, non dormo praticamente mai. A volte ascolto la musica o leggo un buon libro, spesso invece studio l’itinerario e le cose che vorrei fare. Mi sento emozionata, cerco un alba o un tramonto; non posso credere che stiamo volando. Ho il wi-fi in cielo, che figata!
In pratica se c’è una turbolenza o un rumore strano: Cos’era quel rumore? Non sento più i motori! Stiamo perdendo quota?! Perché c’è il segnale delle cinture sempre acceso?! Cosa c’è che non va? Moriremo tutti !!! Ahhhh !!!
Prima dell’atterraggio: Felicissima di continuare il mio viaggio.
Durante l’atterraggio: Natascia Respira, respira, andrà tutto bene.
Dopo il volo
Dopo il volo: Voglio subito riprendere un altro aereo!
Le statistiche
Volare oggi mi dà molta ansia, ma non sono la sola: circa il 25% delle persone ha paura di volare.
Ma io non l’avevo fino a 2 anni fa! Mi è venuta paura di volare dopo aver girato mezzo mondo e a 35 anni?
Non ho mai compreso chi avesse paura di volare, anzi mi sono sempre molto divertita nel vedere gli altri agitarsi un po’.
Forse perché quella volta ho letto il terrore anche nei volti degli assistenti di volo?
Eppure, anche io lo ripetevo a chiunque, volare è statisticamente uno dei mezzi di trasporto più sicuri al mondo.
Ed effettivamente è davvero così.
Ma quando sono in auto mi sento più sicura, specialmente se guido io, perché ho il controllo.
Anche se continueranno a ripeterti che c’è una possibilità su 11 milioni di morire in un incidente aereo, ma uno su 5.000 in un’auto, tu sarai sempre più tranquillo in auto.
Razionalmente se pensi ai dati sai che è una paura che ha davvero poche fondamenta.
Secondo gli scienziati del MIT, potresti volare ogni giorno in media per 123.000 anni prima di morire in un incidente aereo. Ma è il perduto senso del controllo che fa impazzire.
Voglio dire, chi sono questi piloti? Hanno dormito abbastanza la sera prima? Sono sani? Come faccio a sconfiggere la paura di volare se non so nemmeno se hanno abbastanza esperienza per sapere cosa fare in caso di emergenza?
Allacciate le cinture
In tal caso voglio citarti alcuni passaggi di Allacciate le cinture per rispondere ad esempio alla domanda: Avranno dormito abbastanza la sera prima?
“Per tratte che superano le 12 ore, la regolamentazione internazionale impone che l’equipaggio sia rinforzato con l’aggiunta di un terzo e talvolta di un quarto pilota.
In questi casi, appena arrivati in crociera, si scelgono i due piloti che, come diciamo noi, staranno davanti, dovranno cioè eseguire la manovra di atterraggio. La priorità sulla scelta del turno di riposo spetta a loro, e in genere scelgono di farlo durante la seconda metà del volo. Gli altri, anche se magari sono le 10 del mattino, devono andare a dormire… ma dove?
A bordo degli aerei di lungo raggio ci sono i cosiddetti posti riposo equipaggio.
La soluzione più semplice ed economica, abbandonata per motivi di sicurezza dopo l’11 settembre, prevedeva l’installazione in cabina passeggeri, di una tenda per separare un paio di poltrone dal resto dell’aereo.
Certo, poteva capitare che un passeggero curioso ficcasse la testa dentro, a volte un bambino seduto dall’altro lato dell’improvvisata cortina piangeva per ore e ore e molto spesso il suo sospirato turno di riposo coincideva con il bailamme della cena, ma tutto sommato anche così si riusciva a dormicchiare un po’, e quel poco lo si faceva bastare.
Ora invece disponiamo di uno spazio separato, una specie di cameretta con un paio di cuccette, dove stenderci per qualche ora.
La foggia di questo cew bunk, varia a seconda del tipo di aereo e dall’allestimento scelto dall’operatore: su certi aerei è una sorta di loculo catacombale dove non si riesce nemmeno a stare seduti, si altri è quasi una piccola mansarda, con bagno privato, poltrona dotata di schermo video e una brandina che sembra un vero letto”.
Avranno esperienza per sapere cosa fare in caso di emergenza?
“Anche quest’anno è arrivato il momento di sottoporsi al cosiddetto OPC (Operator Proficency Check), che noi piloti chiamiamo familiarmente check al simulatore e che è necessario superare per rinnovare la licenza di pilota, la nostra patente.
E’ un vero e proprio esame, durante il quale un pilota controllore verifica se un equipaggio, regolarmente composto da un comandante e il suo secondo, risponde ai requisiti minimi richiesti per poter svolgere la propria professione.
Si comincia con le domandine: un centinaio di quiz sugli impianti di bordo dell’aereo e i regolamenti aeronautici. Dopo la correzione del compito in classe (almeno il 75% delle risposte deve risultare esatto), si passa alla pianificazione di un normalissimo volo di linea.
A questo punto, ed è passata un’ora e mezzo dall’inizio della prova, arriva il momento di entrare dentro al simulatore per cominciare il volo che si è appena preparato.
Dico cominciare perché quel volo non giungerà mai a destinazione: poco dopo il decollo infatti una grave avaria, selezionata a caso tra le tante possibili, costringerà l’equipaggio a dirottare in emergenza su un altro aeroporto, scelto in base alle condizioni del momento. Un volo di sole due ore ma complicato da gestire.
E l’esame non è ancora finito: una breve pausa per un meritato caffè e poi via, per la seconda fase. Altre due ore dentro al simulatore per una nutrita serie di atterraggi e decolli con vento al traverso, turbolenza e visibilità ridotta al minimo, all’occorrenza complicati dall’avaria di uno dei motori.
Ancora mezz’ora per il cosiddetto debriefing, una sorta di scrutinio con tanto di giudizio finale, e poi finalmente a casa, più stanchi che dopo un’intera giornata passata in volo… quello vero.
Anche questa volta è andato tutto bene, ma tra sei mesi ci sarà un altro di questi check al simulatore, con un compitino dedicato alle attrezzature di emergenza, come gli scivoli per l’evacuazione rapida dell’aereo e gli estintori di bordo, e prima che l’anno finisca toccherà fare anche il check in volo, una serie di voli normalissimi, ma condotti sotto la sorveglianza di un esaminatore.
E l’anno prossimo si ricomincia perché per noi piloti, per dirla con l’indimenticabile Eduardo De Filippo, gli esami non finiscono mai”.
Conclusioni
Volo tantissime miglia all’anno, quindi devo imparare a gestire la mia paura, l’affronto. Volare mi porta dove voglio andare nel modo più efficiente e voglio andare in molti posti.
Come faccio io per sconfiggere la paura di volare?
Se mi chiedi quindi come sconfiggere la paura di volare, io posso dirti in che modo affronto la mia.
Leggo tanto, guardo dei film, ascolto della buona musica, e se proprio ho l’ansia a mille vado a fare una chiacchiera con un’assistente di volo per smorzare il momento che in realtà è solo nella mia mente.
Escludo la mia paura e faccio finta che non esista. Distraggo la mia mente e la concentro su qualcos’altro. Questo trucco fa miracoli e quando mi sintonizzo, siamo a quota di crociera e l’ansia è sparita!
Puoi farcela, puoi gestire la tua mente.
Per me ad oggi gli aerei e gli aeroporti continuano ad essere uno dei miei posti preferiti in cui trascorrere il mio tempo.
Corsi con Alitalia
In alternativa, puoi partecipare ad un corso con Alitalia, per scoprire il piacere di volare.
Infatti per tutti coloro che vivono con ansia l’esperienza del volo, Alitalia ha ideato il programma “Voglia di Volare”.
Dal 1997 più di 2000 persone hanno avuto modo di parlare a bordo e a terra delle proprie paure, di conoscere l’aereo e gli equipaggi, di familiarizzare con gli aspetti tecnici e psicologici meno conosciuti. Attraverso un percorso di conoscenze teoriche e sperimentazioni pratiche, lo Staff Alitalia ti accompagnerà passo dopo passo per farti scoprire il piacere di volare.
Oltre il 90% dei partecipanti al corso, oggi vola con regolarità e con il sorriso sulle labbra.
Il seminario ti insegna come sconfiggere la paura di volare; è rivolto a persone che non hanno mai volato, volatori occasionali o abituali per i quali volare ha sempre comportato uno stress fisico e/o psicologico, coloro che per motivi apparentemente sconosciuti hanno improvvisamente cominciato a provare disagio in volo o addirittura crisi d’ansia
Invece se vuoi capire come fare a selezionare con attenzione le compagnie aeree giuste, senza farti condizionare dalle tue paure, leggi questo mio articolo in cui parlo anche della Black List Europea.
Grazie per aver letto Come sconfiggere la paura di volare, potrebbero interessarti anche Come scegliere la destinazione Ideale; Come trovare voli economici; Il vero cambiamento è on the road; Perché è importante vivere oggi e non rimandare a domani.
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