Cosa vedere a Napoli: la guida dettagliata di una Napoletana
Vuoi entrare nel vero cuore di Napoli e vivere un’esperienza a 360° come fossi Napoletano?
In questo post voglio guidarti tra i migliori siti di Napoli per vivere dei giorni straordinari. Quello che imparerai in quest’articolo, ti consentirà di vivere la città non come un turista, ma come un Napoletano. Ti lascio qualche consiglio utile per girare e conoscere al meglio quella che è la mia città Natale. Vivo a Napoli da quando sono nata, e ogni giorno dopo 36 anni, scopro sempre cose nuove.
Non sarà un semplice elenco, anche perché sarebbero così tante le cose da vedere che comunque non potrei inserirle in un unico articolo; mi impegnerò infatti a scrivere più guide dettagliate della mia città.
In questo articolo quindi, scoprirai il cuore di Napoli, specialmente tu, che visiti la mia città per la prima volta.
Ti capita spesso di rimandare una visita a Napoli?
Magari stai procrastinando qualcosa di importante a causa di qualche pregiudizio sulla mia città?
Solo che non puoi prendere decisioni dettate dalla paura.
Quindi se stai rimandando una destinazione in particolare, perché hai paura di qualcosa, di quello che puoi trovare o di quello che puoi lasciare a casa; non farlo. Non commettere questo errore.
Piuttosto studia, comprendi e conosci il “nemico” prima di lasciarti andare alla paura.
Ma vediamo con attenzione cosa vedere a Napoli, specialmente se è la tua prima volta qui.
Prima però, ti posto un mio pensiero che ho scritto qualche giorno fa su uno dei miei profili social, durante questo lunghissimo periodo di quarantena.
Cosa vedere a Napoli: Sognando Napoli in quarantena
” Che appena potrò, metterò le scarpe più comode che ho, camminerò tanti di quei chilometri a piedi che conoscerò di nuovo Napoli.
Salirò la collina di Posillipo, passando per Trentaremi prima, poi vado a fare un saluto alla tomba di Virgilio, a quella di Leopardi e alla Crypta Neapolitana.
Poi entro a Palazzo donn’Anna ma non dall’ingresso principale, passando da casa di una signora che ha l’accesso diretto a mare. Prima però lei mi farà la solita bella tazzulella e cafè.
Mi sarà venuta una fame di pazzi e prenderò una pizzetta da Moccia.
Poi mi faccio a piedi dal circolo Posillipo al porto di Napoli.
Entro un secondo al Maschio Angioino e poi vado al San Carlo.
Caffè sospeso
Mi mangio un bel babà in galleria e mi prendo un altro bel caffè di 80 centesimi!
Ne lascio più di uno in sospeso, perché nessuno a Napoli dovrà rimanere con la voglia di una tazzina di caffè.
Mi perderò con la testa rivolta verso l’alto in tutti i vicarielli di Napoli!
Faccio il giro delle 7 chiese passando per Santa Chiara. Poi vado a mangiarmi la pizza dal mio amico Sorbillo.
Dopodiché vado a trovare Totó alla sanità e cammino fino a Capodimonte!
Se faccio in tempo passo al cimitero delle fontanelle.
Poi mi prendo la metro (perché ammá sta un nguoll a nat), la funicolare, e me ne vado alla Certosa perché devo vedere Napoli che si colora di rosso mentre piango di gioia per aver riacquistato la mia libertà.
Il giorno dopo me ne vado a Pozzuoli, a Baia, a Cuma, a Monte di Procida al lago e aspetto che il cielo si faccia nuovamente rosso sulla terra più fertile che abbia mai conosciuto.
Io resto a casa (X IL MOMENTO).
Ma adesso entriamo nel dettaglio e vediamo cosa vedere a Napoli.
FALLO ORA
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Alberto Angela e la cittadinanza onoraria di Napoli
Del suo fascino indiscusso e della sua conoscenza illimitata se ne parla ormai da anni, però forse non tutti sanno che Alberto Angela è da sempre innamorato di Napoli e ne ha ricevuto la cittadinanza onoraria un paio di anni fa. In quell’occasione si è espresso su Napoli cosi:
” Napoli ti conquista con questo fascino, con questo profumo, con questo sentimento impalpabile.
Arrivi e ti senti a casa!
Napoli ha una vocazione culturale, scientifica, illuminista che è da primato Mondiale. A Napoli ci sono dei capolavori culturali come il più antico teatro dell’opera e non è possibile non rimanere ammaliato da ogni dettaglio, dai vicoli alla farmacia.
Quello che è bello di Napoli sono le sensazioni; è quello che provi dentro, e noi Napoletani siamo i protagonisti, perché se c’è uno spartito che si chiama città, poi ci sono i Napoletani, che suonano gli strumenti.
Perché noi Napoletani, il vulcano lo abbiamo dentro; la gioia di vivere, la gioia di assaporare ogni dettaglio, insomma c’è empatia.
Questa non è una città, ma una piccola civiltà. Perché noi abbiamo un modo di concepire la vita, la quotidianità, il valore della famiglia, che potremmo portare con noi ovunque, in qualsiasi città del mondo.
Certo una città con molte complessità, ma c’è questo ribollire vulcanico che ci contraddistingue. Pensa che durante l’epoca Romana, a Napoli si parlava il Greco, non il latino. Ha sempre avuto la sua unicità.
Napoli e la mitologia
Se vogliamo immaginare la nascita di Napoli non possiamo non trovarla nella mitologia.
Si narra infatti che, Napoli nasce con questa sirena che ha cercato di ammaliare, di affascinare Ulisse, insieme ad altre 2 sirene; non ce la fece e poi venne a morire qua, si adagiò, dando origine a Napoli. Ulisse però tornò a Napoli, perché l’amore è troppo forte e a o core nun se cummanna”.
Dunque questa per me era una doverosa citazione per un uomo verso cui nutro una stima infinita, e a me, il suo amore per la mia città, mi emoziona veramente tanto.
Detto questo scopriamo insieme Napoli. Let’s go!
Cosa vedere a Napoli, città Patrimonio UNESCO
Innanzitutto devo dire che sono arrivati un po’ tardi a capire il reale valore di Napoli, di fatti solo nel 1995 è stata inserita nella World Heritage List dell’ UNESCO.
Quindi siamo patrimonio UNESCO, ma lo eravamo anche prima in realtà, sono circa venti secoli che siamo patrimonio da tutelare.
Ma questo ci interessa ben poco, certo il riconoscimento ci da una certa risonanza anche all’estero, ma i veri appassionati di Storia hanno sempre conosciuto il valore incredibile di questa città straordinaria.
Greci, Romani, la mia città parla di secoli di storia, ovunque percepibile. Da città Greca Palaepolis (“città vecchia”) a Neapolis (“città nuova”).
Dicono di noi:
“Una metropoli che, come nessun’altra, sa fondere l’antico con il moderno, i suoi gioielli d’arte e storia con la bellezza indimenticabile dello scenario naturale che fa loro da sfondo. Città con un’anima tutta particolare, senza tempo né confini”.
Cosa vedere a Napoli: Passeggia per il centro storico
Quando mi viene chiesto cosa vedere a Napoli, io inizio con il rispondere che la tua visita nella mia città deve indubbiamente iniziare con una passeggiata per le vie del centro storico.
Questa è percorribile, considerando svariate soste per visitare siti di interesse storico e culturale, in due giornate piene, tre se ti allunghi anche in altri siti di grandissimo interesse, ubicati appena fuori dal centro storico. Puoi percorrere a piedi tutte le zone che ti segnalo, fino a Posillipo.
Inizia la tua passeggiata da Montesanto, o da Piazza Dante, per dare un senso orario al tuo giro. Anche se in realtà non è importante da dove inizi il tuo percorso, l’importante è alzare la testa ogni tanto e non perderti nulla. La storia spesso è li, tra i tetti dei palazzi più antichi di Napoli.
Spuzzuliare (assaggiare)
Immaginando una passeggiata che inizi dalla Stazione della Circumflegrea di Napoli, (appena fuori c’è la famosa pizzeria Fiorenzano) ti consiglio di percorrere la Pignasecca dove c’è il caratteristico mercato della Pignasecca, fatto per lo più di numerosi negozietti e di numerose pescherie ormai anche fin troppo famose.
La più famosa, e anche quella con la fila più lunga, è senza dubbio “I sapori della Pescheria Azzurra“, che propone con qualche tavolino arrangiato su strada, piatti tipici della tradizione Partenopea. Piatti di pesce freschissimo cucinati ovviamente al momento; famosissima anche per il suo cuoppo di fritto misto. In questa strada, numerosi sono gli alimentari che propongono uno street food Partenopeo incredibile.
Dunque arriva a Piazza Carità e prosegui a sinistra verso Piazza Dante. Nei pressi di Piazza 7 Settembre incontrerai la Basilica dello Spirito Santo che da ottobre 2017 ospita in mostra “l’esercito di terracotta e il primo Imperatore” diventando così una galleria d’arte. Torna un pochino indietro e imbocca Via Maddaloni.
Ammira il Palazzo Carafa di Maddaloni sulla destra, e perché no, assaggia il casatiello o un panino Napoletano da “Cicol e Ricott”.
Detto questo prosegui diritto e imbocca Via Domenico Capitelli sino ad arrivare a Piazza del Gesù Nuovo.
Passeggia con un Napoletano tra le vie di Napoli
Più che cosa vedere a Napoli, Voglio segnalarti, dopo un primo approccio a Napoli, un modo alternativo di conoscere la mia città.
Come ti ho detto prima, Napoli è una città d’arte, e come non potrebbero essere artisti anche i suoi figli? Ce n’è uno in particolare, un amico, che ha fatto della sua arte, un lavoro a dir poco straordinario.
Gianni Valentino, che con NA IF porta la bellezza e l’enigma circense di Napoli nelle vite dei visitatori. NA IF è un circuito di spettacoli on the road nel golfo partenopeo che si esprime nei racconti di cinema / canzone / letteratura / poesia / teatro / arte. Un cantore della cultura di Napoli.
Gianni Valentino
Dove dormire a Napoli
Cerchi un posto dove alloggiare mentre sei alla scoperta della mia città? Non perderti il mio articolo su Dove dormire a Napoli.
Inoltre ti anticipo alcuni dei miei posti preferiti in cui soggiornare:
Ostelli:
Cerchi un ottimo compromesso tra Posizione, Prezzo e Design? Allora non puoi perderti per niente al mondo questo ostello. Convivialità, posizione strategica e ambiente caldo ed accogliente.
Hotel:
Cosa vedere a Napoli se non Napoli dai tetti? Ho alloggiato qui numerose volte ed è sempre una garanzia. Nel cuore di Napoli, sui tetti di Napoli, in pieno centro storico, nella movida Partenopea e tra le migliori pizzerie del mondo.

Quasi attaccato a Mansarda Bellini, sorge questo splendido hotel. Anche qui ho soggiornato più volte e non posso che consigliarlo.
In un luogo magico, attaccato al Monastero di Santa Chiara sorge un appartamento dal design unico e con moltissimi riferimenti di altissimo artigianato Partenopeo.
Luogo pieno di mistero, fascino e insolito. Dormi in questo castello e godi della meravigliosa vista su Napoli. Resterai incantato e positivamente sorpreso. Anche qui ho soggiornato ed è stato un lusso per la mia anima.
Se non hai trovato disponibilità in uno di questi hotel, prova a cercare qui:
Dove dormono gli architetti
Vuoi sapere come fare a scegliere il quartiere giusto per te? Leggi: Dove dormire a Napoli: guida alla scelta del quartiere
Se invece avessi voglia di scoprire dove dormono gli architetti non puoi non acquistare questa guida incredibile. Nessuno apprezza un edificio abbastanza come un architetto – e ora, per la prima volta, più di 250 tra i più importanti architetti del mondo condividono consigli utili su dove alloggiare, rivelando tutto da destinazioni rinomate a gemme da scoprire. Con 1.200 inserzioni in più di 100 paesi. È la risorsa, il dono e la porta ideali per viaggi attenti al design in tutto il mondo.
Siti imperdibili
1. Chiesa del Gesù Nuovo
Palazzo Sanseverino trasformato in edificio ecclesiastico. Nota anche come Trinità Maggiore a Napoli, sulla facciata esterna (sul bugnato), sono presenti incisioni di lettere dell’alfabeto aramaico, di circa dieci centimetri, corrispondenti a note musicali.
In pratica è un pentagramma sul quale è scritta una melodia musicale per strumenti a plettro, che si legge da destra a sinistra e dal basso verso l’alto.
All’interno della Basilica puoi ammirare opere di importanti artisti quali Giovanni Lanfranco, Cosimo Fanzago, Luca Giordano e Francesco Solimena.
Di fianco al Gesù Nuovo c’è la Chiesa di Santa Chiara.
2. Complesso Monumentale di Santa Chiara
Indubbiamente tra le cose da vedere a Napoli, c’è il Complesso Monumentale di Santa Chiara. Parliamo del 1300 circa. Visita la meravigliosa Chiesa e poi fa un giro nel Chiostro del monastero, dove incontrerai un piccolo Museo dell’opera Francescana e l’area archeologica.
3. Palazzo Venezia
Il ” napoletano palazzo di Venezia”, è il fratello maggiore del più noto Palazzo Venezia di Roma. E’ una delle più importanti costruzioni poste nel cuore della città, unica nel suo genere. Lungo il decumano inferiore, Palazzo Venezia con la sua scenografica loggia, con la “casina pompeiana”, col suo splendido e storico giardino, si impone per l’intensità e la forza della sua storia.
Le sue sale sono state adibite all’organizzazione di serate, eventi musicali, e mostre.
4. Basilica San Giovanni Maggiore
La Basilica di San Giovanni Maggiore, è una delle chiese più antiche ed interessanti di di Napoli, fu eretta intorno all’anno 324, su un preesistente tempio pagano.
Secondo la tradizione è il luogo in cui è sepolta Partenope, la sirena a cui i Cumani attribuivano la fondazione di Napoli.
Quindi visita la città greco-romana sotto San Lorenzo.
San Lorenzo Maggiore nasconde nei suoi sotterranei del chiostro una vera e propria città sepolta riportata alla luce nei primi anni 70 del 900.
5. Cappella San Severo
Il Museo Cappella Sansevero è un gioiello del patrimonio artistico internazionale che ci invidia tutto il mondo. Creatività barocca e orgoglio dinastico, bellezza e mistero s’intrecciano creando qui un’atmosfera unica, quasi fuori dal tempo.
Tra capolavori come il celebre Cristo velato, la Cappella Sansevero rappresenta uno dei più singolari monumenti che l’ingegno umano abbia mai concepito.
6. Napoli Sotterranea
Patrimonio raro e unico nel suo genere, opere di altissima ingegneria civile.
Entra nel ventre della città.
Partecipare all’escursione significa compiere un viaggio nella storia lungo ben 2400 anni, dall’epoca greca a quella moderna, a 40 metri di profondità tra cunicoli e cisterne.
Potrai visitare i resti dell’antico Teatro greco-romano, accessibili da una proprietà privata.
I primi manufatti di scavi sotterranei risalgono a circa 5.000 anni fa, quasi alla fine dell’era preistorica.
7. San Gregorio Armeno
Inoltre puoi perderti nell’arte Presepiale, in una strada ricca di storia, capolavori e misteri.
D’altra parte è Patrimonio UNESCO; famosa in tutto il mondo per le botteghe artigianali di presepi e di pastori. Durante il periodo natalizio è letteralmente presa d’assalto dai turisti di tutto il mondo e non se ne riesce a godere appieno. Puoi visitarla tutto l’anno perché gli artigiani sono aperti sempre. Se vuoi conoscere tutto su San Gregorio Armeno a Napoli leggi il mio articolo dedicato alla via dei presepi più bella al mondo.
In conclusione non dimenticarti di comprare un pastore dal mio amico Ferrigno.
8. Complesso Monumentale di San Gregorio Armeno
Andando verso il decumano inferiore (Spaccanapoli), che in quel tratto si chiama via San Biagio dei Librai, sulla destra c’è il bellissimo Chiostro di San Gregorio Armeno. Nonché uno degli edifici religiosi più antichi, grandi e importanti di Napoli.
09. La Chiesa di San Gregorio Armeno o Chiesa di Santa Patrizia
Ritornando su via San Gregorio Armeno, continuando a scendere sulla destra, c’è la chiesa di San Gregorio Armeno, detta anche di Santa Patrizia.
All’interno di questa straordinaria chiesa ci sono tante e eccezionali opere di Luca Giordano. Ancora oggi nella chiesa ci sono tante reliquie di santi come quelle di san Giovanni Battista e le spoglie di santa Patrizia. Nella chiesa da quel momento avviene il rito dello scioglimento del sangue della santa, come succede per quello di San Gennaro nel Duomo.
10. Chiesa di San Gennaro all’Olmo
Per di più continuando a scendere lungo via San Gregorio Armeno, troverai una delle sei chiese greche fondate dall’imperatore Costantino. Nei sotterranei è stata ritrovata un’altra piccola chiesa con la cripta con strutture paleocristiane e l’ossario dei santi Biagio e Gregorio.
11. Pizzeria Sorbillo
Se mi chiedi cosa vedere a Napoli è doveroso da parte mia inserire, in un’ipotetico itinerario, la pizza del mio amico Toto Sorbillo.
Sarai costretto a fare lunghe file, ma potresti segnare il cognome e attendere il tuo turno (a volte si parla anche di 1 ora e mezza), mentre visiti una delle chiese che ti ho segnalato.
12. Duomo di Napoli
Un’ imponente basilica voluta da Carlo I D’Angiò nel 1266 che tuttora non ha mai smesso di ammaliare i visitatori. E’ qui che vengono conservate le reliquie di San Gennaro.
Il Duomo di Napoli è un vero e proprio capolavoro monumentale, un gioiello artistico.
Si narra che Giovanni Boccaccio ambienta una delle novelle del Decameron proprio nel Duomo di Napoli.
13. Museo Archeologico
Il Museo Archeologico Nazionale di Napoli è stato uno dei primi musei archeologici d’Europa (aperto a fine ‘700) ed è tra i più importanti al mondo per ricchezza e unicità del patrimonio e per il suo contributo offerto al panorama culturale europeo.
Raccoglie la collezione Farnese appartenuta ai Borbone (che fondarono il museo), antichità e reperti preistorici del meridione oltre ai delle città sepolte dall’eruzione del Vesuvio.
Inoltre se sei in zona puoi trattenerti per un’esperienza culinaria da Concettina ai 3 Santi.
14. Palazzo dello Spagnolo
Il Palazzo dello Spagnolo è famoso per lo scenografico sistema di scale. L’architettura è attribuita a Ferdinando Sanfelice.
Una parte dell’edificio è di proprietà pubblica ed è stato destinato ad un Museo dedicato a Totò.
15. Cimitero delle Fontanelle
Siamo nel quartiere Sanità, il quartiere di Totò, in un ex-ossario che si sviluppa per più di 3000 mq. e contiene i resti di un numero imprecisato di persone.
Qui si svolgeva il rito delle “anime pezzentelle“, ossia l’adozione e la cura da parte di un napoletano di un determinato cranio di un’anima abbandonata (detta appunto capuzzella) in cambio di protezione.
Ogni angolo, ogni corridoio del Cimitero delle Fontanelle è ricco di storia, aneddoti, leggende e curiosità che aspettano solo di essere ascoltati.
A dire il vero il Cimitero delle Fontanelle è un sito unico al mondo.
Ti consiglio assolutamente di visitarlo in compagnia di una guida in quanto, solo in questo modo, potrai conoscere tutte le storie e i miti che si celano dietro questo sito che ha dell’incredibile.
16. Totò alla Sanità
Fai un giro tra le strade di Antonio de Curtis che nacque e ancora vive nel Rione Sanità; infatti il Principe della Risata è ancora vivo e vegeto tra la sua gente.
Potresti visitare la casa d’infanzia di Totò, il busto, realizzato dai fratelli Scuotto.
San Severo e Salita Cinesi, dove si narra la celebre scena de “Il Guappo”, episodio del film l'”Oro di Napoli”; il Giardino degli aranci e la scultura in arte povera del Maestro Dalisi, dedicata a Totò; la chiesa e la piazza S. Severo.
Per una visita guidata ai luoghi di Totò puoi prenotare presso il Club di Territorio di Napoli inviando una email a: napoli@volontaritouring.it
Dal XVII secolo diventò l’area prescelta da nobili e borghesi napoletani per le proprie dimore. Nel XVIII secolo le sue strade diventarono il percorso della famiglia reale dal centro della città alla Reggia di Capodimonte.
17. Catacombe di San Gennaro
Cosa vedere a Napoli se non l’esempio di come la storia può essere ricercata attraverso i suoi strati. Tra la Neapolis greca e la città di oggi non ci sono millenni, ma metri di sottosuolo.
A Napoli, sottoterra è soprattutto il luogo di sepoltura dei propri cari e d’incontro con le loro anime. Così come i resti si affacciano nella città, anche le anime sono abitanti a tutti gli effetti, poiché il rapporto con l’aldilà fa parte del quotidiano.
Tra modi di dire, devozioni e rituali antichi, il dialogo con i defunti accompagna da sempre la vita della città.
18. Museo di Capodimonte
ll Museo e Real Bosco di Capodimonte, rappresenta un unicum sul panorama nazionale ed europeo, con un’area espositiva di oltre 15.000 metri quadri e un patrimonio di circa 47.000 opere che vanno dal Duecento fino ai nostri giorni. Immerso nel Real Bosco, che per il suo patrimonio storico, architettonico e botanico è stato definito nel 2014 il parco più bello d’Italia. Un’area verde che si affaccia sulla città e sul golfo di Napoli, il più grande parco urbano d’Italia frequentato gratuitamente da 1 milione di visitatori ogni anno.
19. Stazione metro di Toledo
Per iniziare devi sapere che il quotidiano inglese The Daily Telegraph, inserisce la stazione di Toledo tra le cose da vedere a Napoli; infatti la elegge la stazione della metropolitana più bella d’Europa e del mondo. Primato confermato anche nella classifica della CNN.
20. Teatro San Carlo
Nel 1737: nasce il Teatro d’Opera più antico del mondo.
“Vuoi tu sapere se qualche scintilla brucia in te? Corri, vola a Napoli ad ascoltare i capolavori di Leo, Durante, Jommelli, Pergolesi”. (Jean-Jacques Rousseau, Dictionnaire de Musique).
Quindi se davvero vuoi sapere cosa vedere a Napoli, è quiche devi venire.
Dunque è nella mia città che sorge il tempio lirico italiano, con una data di nascita che anticipa di 41 anni la Scala di Milano e di 55 la Fenice di Venezia. Il Teatro di San Carlo è stato costruito nel 1737, per volontà del Re Carlo III di Borbone. Lo scrittore Stendhal, scrisse: “Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro ma ne dia la più pallida idea.
Paganini e Bellini, Mercadante e Verdi, Giuseppe Martucci e una lista infinita di nomi incredibili hanno calcato le scene del Teatro. Un palcoscenico prestigioso quello partenopeo.
Il San Carlo è il primo teatro italiano che ha il coraggio di partire dopo la guerra.
Cosa vedere a Napoli: Scopri Napoli guardando il mare
21. Palazzo Reale e Piazza del Plebiscito
Di fatto non puoi non fare una visita al Palazzo Reale, un gioiello architettonico nato nel 1600, per opera di Domenico Fontana; all’interno un museo meraviglioso che ne raccoglie tutti i segreti. Sorge esattamente in Piazza del Plebiscito 1. Alle sue spalle la Basilica di San Francesco di Paola e il Palazzo della Prefettura, ed è adiacente al Teatro San Carlo. La zona, vicinissima al Maschio Angioino e dai giardini hai una vista sul golfo di Napoli meravigliosa.
Nelle nicchie esterne che affacciano appunto sulla Basilica, sorgono le statue dei re di Napoli. Il cortile del Belvedere e il giardino pensile completano questa architettura meravigliosa.
22. Caffè Gambrinus
Infine una volta visitato il Palazzo Reale, ti consiglio un caffè da Gambrinus. A Napoli mediamente una “tazzulella e caffè” costa circa 80 centesimi ed è buon uso qui lasciare un caffè in sospeso per i più bisognosi. In questo bar storico di Napoli il costo è indubbiamente più elevato, ma è comunque un’esperienza entrare nella storia.
Difatti il Gambrinus è il più importante Caffè di Napoli. E’ un vero e proprio salotto letterario partenopeo, celebre galleria d’arte, animatore della cultura cittadina che, dal 1860 è punto di riferimento tra i più importanti della cultura della nostra città.
Gran Caffè Gambrinus, in nome del leggendario re delle Fiandre inventore della birra. L’intenzione è quella di fondere nell’immaginario le due più famose bevande d’Europa: la birra, nordica, bionda e fredda, e il caffè, scuro, bollente, piacere tipicamente napoletano.
Dunque un caffè frequentato da re, regine, politici, giornalisti, letterati e artisti di fama internazionale.
23. Palazzo Mannajuolo
La scala elissoidale all’interno del palazzo è un vero e proprio gioiello architettonico. Vale la pena perciò farci un salto.
24. Galleria Borbonica
Se provieni dal Gambrinus, imbocca Via Chiaia, che è la via dello shopping come Via Toledo, e dirigiti verso la Galleria Borbonica.
Signori… si scende!
Qundi cosa vedere a Napoli se non questa incredibile Galleria?! Ti consiglio di programmare la tua visita qui, in quanto è necessario partecipare a delle visite guidate e, non è raro che ci siano spettacoli ed eventi, per cui occhio al programma.
Le visite sono moto particolari, vanno da percorsi standard, avventura e speleo.
Difatti nel 1853 Ferdinando II di Borbone firmava un decreto con il quale incaricava l’arch. Errico Alvino di progettare un viadotto sotterraneo che, passando sotto Monte Echia, congiungesse il Palazzo Reale con piazza Vittoria, prossima al mare e alle caserme.
I lavori furono completati nel Maggio del 1855 dopo circa 3 anni di lavori realizzati totalmente a mano con picconi, martelli e cunei, e con l’ausilio di illuminazione fornita da torce e candele.
Durante la guerra, tra il 1939 e il 1945, la Galleria ed alcune ex cisterne limitrofe furono utilizzate come ricovero dei cittadini; vi trovarono rifugio tra i 5.000 ed i 10.000 napoletani.
Dopo la guerra e fino al 1970 la Galleria Borbonica fu utilizzata come Deposito Giudiziale Comunale dove veniva immagazzinato tutto ciò che era stato estratto dalle macerie causate dai duecento bombardamenti subiti da Napoli.
Inoltre potrai ascoltare tante storie narrate da guide esperte.
Chi ci ha lavorato
Tutto quello che è stato scoperto e riportato alla luce dai Fratelli Minin (cari amici e Geologi pazzeschi, che hanno restituito alla città un fascino sepolto), è stato possibile grazie alla collaborazione di mani di giovani volontari, che hanno creduto in un progetto folle ma che ha dato loro ragione.
25. Borgo Marinari e Via Caracciolo
Quando la bellezza, la storia e la cultura si intrecciano, nasce un capolavoro unico al mondo. Uno scorcio questo, che concede un lusso, una pausa dal caos pur rimanendo in città. Il Castel dell’Ovo insieme a questo piccolo borgo, con il suo porticciolo e i suoi rinomati ristoranti è un’esplosione dei sensi.
Inserisci sicuramente nel tuo itinerario di “cosa vedere a Napoli”, questo borgo unico al mondo. Sei sul lungomare di via Caracciolo; sei in città e all’improvviso entri in un mondo a parte.
In questo piccolo borgo sembra che il tempo si sia fermato, nelle sere d’estate è un ritrovo di molti giovani Napoletani che si intrattengono nei tanti localini della zona.
Detto questo ti consiglio di venire qui verso il tramonto per un aperitivo indimenticabile o per un pranzo vista mare in uno dei tanti ristoranti della zona.
Castel dell’Ovo
Indubbiamente non dimenticarti di visitare il Castel dell’Ovo e di godere della vista meravigliosa dalla terrazza.
Dunque percorri Via Caracciolo sino ad arrivare al’inizio di Via Posillipo. Lungo questa passeggiata sul mare, incontrerai sul lato destro la Villa Comunale e qualche chioschetto.
In fine fermati se puoi ad assaggiare una graffa da Ciro a Mergellina.
Cosa vedere a Napoli dall’alto
26. Certosa di San Martino
Cosa vedere a Napoli dall’alto o da dove osservare Napoli?
Dunque per comprenderne il tessuto articolato dei vicoli, scorgere per intero Spaccanapoli e godere dei tetti di tutte le chiese di Napoli, è qui che devi venire.
Il Belvedere di San Martino ti regalerà un’emozione incredibile.
L’aspetto attuale della Certosa, datata 1325, si deve al lavoro di tre architetti. Nel corso del tempo lavorarono per i monaci certosini artisti molto rinomati: tra i pittori vi furono Ribera, Battistello Caracciolo, Lanfranco, Luca Giordano, tra gli scultori invece, Giuseppe Sanmartino e Domenico Vaccaro. Nella seconda metà dell’Ottocento, la Certosa diventa Museo Nazionale Italiano.
Per arrivare in questa zona alta di Napoli ti suggerisco di prendere la Funicolare. Quella più vicino ai siti di cui sopra è sicuramente quella che arriva in via Morghen che puoi comodamente prendere da Montesanto o dal Corso Vittorio Emanuele.
Oppure puoi arrivare con un’altra funicolare che parte da Toledo e porta in piazzetta Ferdinando Fuga. Poco distante, con le scale mobili di Via Cimarosa potrebbero puoi arrivare direttamente a Via Morghen così come puoi arrivare con la metro sulla linea 1 in Piazza Vanvitelli. Insomma, hai diverse alternative.
27. Castel Sant’Elmo
Le feste a tema più belle della mia vita le hi vissute qui, su questo castello medievale del 1300. Sorge giusto qualche metro prima dell’ingresso alla Certosa di San Martino. Questo in effetti, domina Napoli dal punto più alto della collina del Vomero.
In origine era una torre d’osservazione Normanna, e fu Roberto d’Angiò a commissionare all’architetto Tino da Camaino nel 1325 la costruzione del Palatium castrum, i cui lavori si conclusero nel 1343 sotto il regno di Giovanna I d’Angiò.
Solo negli anni ’80 del Novecento Castel Sant’Elmo diventò una struttura di interessa culturale e museale.
Da non perdere, durante la visita al castello, la suggestiva piazza d’Armi, da cui si gode un’incredibile vista sul golfo di Napoli, sul centro storico e sul lungomare.
Attualmente Castel Sant’ Elmo ospita mostre ed esposizioni d’arte temporanee, ma anche festival e rassegne teatrali e musicali.
Inoltre il castello è sede permanente del Museo Napoli Novecento 1910/1980, un museo in progress che raccoglie opere realizzate da artisti napoletani nel corso del XX secolo.
28. Passeggiata in via Tasso
Dunque se hai energia, tempo e voglia, lascia Castel Sant’ Elmo e inizia una lunga passeggiata di circa un ora. Non te ne pentirai…
Portati in Piazza Vanvitelli (la via dello shopping vomerese) e percorri Via Scarlatti fino ad arrivare in Via Belvedere. Una volta su Via Belvedere, percorrila sino ad incrociare Calata San Francesco per poi arrivare su Via Tasso.
Quindi percorri Via Tasso scendendo verso largo Madre Teresa di Calcutta (il punto panoramico più bello di Napoli).
Da qui poi decidi se proseguire verso la via dello shopping di lusso, in Via dei Mille oppure verso la Stazione metropolitana di Piazza Amedeo o tornare al Vomero o prendere un autobus.
29. Posillipo
Se mi chiedi cosa vedere a Napoli, non posso che dirti Posillipo. Tappa imperdibile a mio avviso. Il luogo dove avviene la pausa dal dolore. Un panorama unico al mondo; il golfo che abbraccia Napoli con il più bello degli abbracci. Il Vesuvio, la Costiera Amalfitana e Capri sono lo sfondo di questa cartolina meravigliosa che è la mia città che mi emoziona ogni volta e sempre di più.
In questa zona sarebbe bello se tu riuscissi a venire con un’auto, o al massimo accordandoti con un tassista chiedendo un prezzo forfettario. Puoi raggiungerla anche con i pullman City Sightseeing, ma sarebbe più esclusivo un giro in autonomia. I punti di interesse sono vari e meriterebbero almeno mezza giornata per essere visti con calma.
Ad ogni modo tutta la zona panoramica è indubbiamente tutta la collina di Posillipo; Via Petrarca; Via Nevio; Via Catullo; Chiesa di Sant’Antonio a Posillipo e le 13 discese.
Quindi se arrivi da Via Caracciolo incontrerai prima il meraviglioso Palazzo Donn’Anna.
30. Palazzo Donn’Anna (Posillipo)
Immergiti nella misteriosa leggenda del Palazzo Donn’Anna. Si narra infatti che a Napoli, ai tempi della dinastia degli Angioini viveva Beppe, un pescatore molto apprezzato per la sua arte amatoria.
La Regina Giovanna II, che era desiderosa di “sperimentare” le doti del pescatore, fece costruire “Villa delle Sirene” e trascorse tre giorni e tre notti di intensa passione con Beppe.
In generale La Regina Giovanna usava scegliere i pescatori più belli e affascinanti del quartiere Santa Lucia e trascorreva con loro notti di passione, che puntualmente finivano in tragedia.
Difatti la Regina non avrebbe mai potuto consentire a chi entrasse in quella villa di uscire con il suo segreto, così all’alba, li ammazzava, gettandoli dalle finestre del palazzo, o da una botola.
A quanto pare le anime di questi giovani sventurati tuttora si aggirano nel palazzo emettendo terribili lamenti nei sotterranei dell’antica dimora.
Nel ‘600 la villa fu ereditata da Anna Carafa, che per affrontare la maledizione fece demolire l’intera villa per costruire un altro spettacolare palazzo, chiamato “Palazzo Donn’Anna”.
Nonostante tutto, dagli abissi del mare le anime di questi giovani continuavano a vendicarsi.
Vieni a fare un giro qui per goderti lo spettacolo unico di questo antico Palazzo che domina il Golfo di Napoli.
31. Marechiaro
Cosa vedere a Napoli?
Ovviamente Marechiaro!
Premesso che ci sono cresciuta, ho trascorso moltissimo anni qui, specialmente quelli legati alla mia infanzia, in quanto ho avuto la fortuna di essere in una scuola vista mare incredibile.
Quindi Marechiaro per me è casa. La sua chiesetta, il suo borgo di pescatori, il suo profumo e i suoi ristoranti. Vecchi ricordi riaffiorano adesso mentre scrivo…
In poche parole è una zona residenziale in cui moltissimi napoletani si rifugiano, specialmente durante il periodo estivo, per un tuffo in città. Se vuoi saperne di più sulle spiagge più belle di Napoli leggi l’articolo.
La Dolce Vita Italiana
Qui in quest’angolo di paradiso si svolgeva la Dolce Vita Italiana, ed è a questo borgo che fu dedicata la celebre “Fenestrella” che ispirò il poeta e scrittore Salvatore di Giacomo a scrivere la splendida canzone Marechiare.
Arriva qui in autobus oppure in taxi.
Consiglio i Ristoranti: da Cicciotto e Al Faretto, ma per saperne di più sui ristoranti a Napoli visitate il sito della mia amica Valeria Viscione Travel and Food with Style
32. Gaiola
Ho inserito la Gaiola ne “le 37 spiagge più belle di Napoli”. Per cui se vuoi saperne di più leggi l’articolo dedicato alle spiagge.
Dunque è un luogo che va visto indubbiamente durante la bella stagione, che da noi va da Aprile ad Ottobre.
Questa spiaggia è ubicata nel cuore del “Parco sommerso di Gaiola”, un’area marina protetta che si estende dal borgo di Marechiaro sino alla splendida Baia di Trentaremi.
Perciò fai un tuffo tra un patrimonio di biodiversità incredibile e tanta storia.
33. Parco Virgiliano
Cosa vedere a Napoli? Anche qui così come a Marechiaro ho trascorso gran parte della mia vita. Il Parco Virgiliano ha una veduta mozzafiato su Napoli a 360°, uno dei punti più panoramici della città.
E’ costruito con una struttura a terrazze, da dove puoi ammirare quindi, la penisola Sorrentina, il Vesuvio, le isole di Capri, Procida, Ischia e Nisida, la costa di Posillipo, Coroglio e la costa flegrea da Pozzuoli a Capo Miseno.
Sentirai come un senso di pace attraversare il tuo corpo e la tua mente; sdraiati nel prato tra centinaia di alberi come lecci, olivi, roveri, piante di mirto, rosmarino e fillirea.
Il parco comprende anche un impianto sportivo con una pista di atletica.
Quindi puoi godere dell’affaccio sulla villa di Pausilypon risalente al I secolo d.c. raggiungibile attraverso la grotta di Seiano che si trova verso la parte bassa di Bagnoli. Altri belvedere ti consentono anche di vedere la straordinaria riserva marina della Gaiola.
34. Grotta di Seiano
Come ti dicevo prima, la Grotta di Seiano, fa parte del Parco Archeologico del Pausilypon. Altro non è che una galleria artificiale realizzata in epoca romana scavata nel tufo, collegando l’area di Bagnoli con il Vallone della Gaiola. Di questo luogo incantato conservo ricordi di moltissimi racconti dei miei genitori che venivano qui da giovani, per andare a farsi un bagno nella baia di Trentaremi.
Questa galleria aveva lo scopo di collegare la villa di Publio Vedio Pollione, situata nel Parco Archeologico di Pausilypon, area in cui arriva la grotta, e le altre ville patrizie di Pausilypon ai porti di Puteoli e Cuma. Oggi è nuovamente percorribile come unica suggestiva via d’accesso al Parco Archeologico del Pausilypon.
Vivi la città in sidecar
Cosa vedere a Napoli ma soprattutto con chi vedere Napoli?!
Ho degli amici un po’ matti, che fanno di Napoli un luogo davvero autentico e speciale. Loro, sono sei amici uniti da tante passioni comuni, esploratori d’altri tempi che dopo aver attraversato luoghi e percorso strade vicine e lontane in sella alle loro motociclette ritornano alle origini per comprendere le radici della propria terra, Napoli.
Se poi l’obiettivo è viaggiare indietro nel tempo allora devi saltare in sella ad un sidecar!
Insieme, sulle loro moto, puoi esplorare percorsi fatti di pura emozione lungo le antiche strade di Neapolis per scoprirne i tanti volti e sentire davvero il viaggio sulla tua pelle.
Quindi se vuoi viverti la città in un modo alternativo, contatta e prenota il tuo posto sulla sella da questi matti qui: sidebysidecar.
35. Piazza Bellini per un aperitivo
Ti consiglio la vivace Piazza Bellini per un aperitivo o per una cena in uno deinumerosi ristorantini della zona.
Cosa vedere a Napoli e dintorni (zona Flegrea)
36. Baia – Bacoli
Io sono letteralmente innamorata di queste zone, in cui trascorro gran parte del mio tempo.
Quindi se mi chiedi cosa vedere a Napoli, indubbiamente la zona Flegrea è tra i primi posti della mia classifica.
Inoltre presso la piccola cittadina di Baia, esiste una vasta zona archeologica che molti identificano nel bellissimo Parco Archeologico delle Terme di Baia, luogo scelto, nell’antica Roma, dalle famiglie imperiali per la salubrità del clima e le proprietà terapeutiche delle sue acque.
La particolarità di quest’area sta nel fatto che durante il bradisismo, il mare ha letteralmente sommerso e conservato moltissimi siti del periodo romano.
L’Atlantide Romana
Baia è conosciuta un po’ come l’Atlantide romana, grazie ai preziosi reperti che si trovano sott’acqua e all’ottimo stato di conservazione della città. Puoi vedere i tracciati stradali, le statue, le botteghe e le ville patrizie.
In particolare nello specchio d’acqua compreso tra Punta Epitaffio e il promontorio del Castello di Baia, il fondo del mare, tra i 5 e i 7 metri sotto il livello, è pieno di lussuose ville.
Soltanto negli anni 2000 è diventato parco archeologico ed oggi ci sono delle associazioni autorizzate che effettuano vari e stupendi percorsi di visita con speciali battelli o anche per subacquei.
Da chi erano frequentate
Personalità di spicco come Cicerone, Nerone e Cesare visitarono con ogni probabilità queste terme.
Degna di nota è Villa del Protiro, nel Sud del parco archeologico della città sommersa di Baia. La villa, di cui sono visibili i pavimenti mosaicati si trova a 5 metri di profondità ed è quindi visitabile anche in apnea.
“Niente risplende più bella nel mondo dell’insenatura di Baia”, scriveva Orazio. Infatti l’aristocrazia romana faceva a gara per avere una villa a Baia.
Entrare e cammina nella storia di quelle che erano le terme dei romani ricchi.
Il Parco Archeologico delle Terme di Baia ha l’accesso a 4 siti visitabili dalla parte collinare fino al porto e alle spiagge di Bacoli. Quest’area comprende resti imponenti di impianti termali e idraulici (i ‘templi’, in realtà terme, di Mercurio, di Venere, di Diana, le terme della Sosandra); le Cento Camerelle; la Piscina Mirabile; la tomba di Agrippina; il porto militare di Miseno; il teatro; le tombe monumentali-
Insomma un patrimonio archeologico ineguagliabile.
Quindi il biglietto cumulativo per il Parco Archeologico delle Terme di Baia, permette di visitare l’anfiteatro Flavio, il Castello Aragonese di Baia (con il museo archeologico), il parco archeologico di Baia e gli scavi archeologici di Cuma. Per visitare invece la parte sommersa devi affidarti a quest’associazione.
Castello Aragonese
Il Castello Aragonese domina sullo splendido panorama e il suo museo contiene reperti che vanno dalla colonizzazione greca fino alla fine dell’impero romano
Altra cosa da vedere in quest’area Flegrea è indubbiamente l’Antro della Sibilla
Antro della Sibilla
Se hai avuto modo di leggere l’Eneide di Virgilio, avrai sicuramente letto dell’Antro della Sibilla. Si narra infatti, che all’interno di questo tunnel di pietra, il più famoso oracolo del mondo elargiva le sue misteriose profezie. Fu scoperto da noi solo nel 1932. E’ un corridoio lungo circa 130 mt. di forma trapezoidale illuminato da sei aperture laterali che conduce nella mitica stanza oracolare della sacerdotessa in cui, secondo la tradizione, la Sibilla rivelò ad Enea la sua profezia.
Secondo la leggenda, la galleria che era sotto il tempio di Apollo e che la Sibilla scrivesse i Libri Sibillini, libri profetici sulla storia del mondo. Leggenda narra che di lei si fosse innamorato il dio Apollo stesso, e che le avesse concesso il dono dell’immortalità ma non quello dell’eterna giovinezza.
Quindi fu così che la Sibilla Cumana visse per oltre 1000 anni, ma il suo corpo divenne tanto decrepito da diventare inconsistente, ed essere racchiuso in una ampolla, esposta nel tempio di Apollo, pur avendo ancora voce.
È senza dubbio uno dei luoghi più misteriosi, magici e carichi di fascino d’Italia. Puoi accedere alla Sibilla Cumana mentre esplori il Parco Archeologico di Cuma.
37. Pozzuoli
A volte dimentico di vivere su di una pentola a pressione e questo grazie al paesaggio incantevole che ti distoglie dal fatto di essere in un’area vulcanica tra le più pericolose al mondo. Il super Vulcano dei Campi Flegrei. Eppure qui la vita ce la godiamo alla grande.
Cosa vedere a Napoli?
Ovviamente non può mancare Pozzuoli che si trova esattamente a 8 minuti di macchina dalla collina di Posillipo.
Inoltre il lago d’Averno, indicato da Virgilio nell’Eneide come l’ingresso dell’Ade, è il luogo in cui Enea ebbe accesso agli inferi.
C’è una spiegazione per cui lo identificò come la porta dell’inferno, in quanto l’Averno, si è formato nella bocca di un vulcano che si è spento lentamente nel corso dei secoli.
Il cratere emanava esalazioni che uccidevano qualsiasi uccello sorvolasse l’Averno. Per questo motivo gli antichi lo chiamarono “Aornon” (luogo senza uccelli). E’ facile immaginare come Omero prima, e Virgilio poi, abbiano visto in questo antico lago vulcanico, la porta di comunicazione tra il regno dei vivi e quello dei morti.
Una città ricca di storia, bellezze naturali e luoghi assolutamente unici.
In aggiunta fai un salto al Rione Terra. Questo è il borgo antico della città di Pozzuoli. Una storia plurimillenaria che ha raggiunto il massimo splendore in epoca romana, ma le sue origini sono molto ma molto più antiche.
Oggi è possibile visitare la zona grazie ad un percorso archeologico sotterraneo.
Non è una semplice passeggiata, ma un viaggio nei secoli.
Altro sito da segnalare è senza dubbio il Tempio di Serapide che in realtà non è un tempio!
E’ un “macellum”, l’antico mercato puteolano. Conosciuto come Tempio di Serapide in quanto fu trovata un statua del dio Serapide che indusse gli esperti ad una cattiva interpretazione.
La caratteristica del Tempio di Serapide è rappresentata dal fatto che è un vero e proprio misuratore dell’attività bradisismica di Pozzuoli.
Infatti, la base del tempio è collegata con dei sotterranei naturali al mare.
Quindi, quando il bradisismo si trova in fase passiva, la città scende leggermente sotto il livello del mare, e la pavimentazione del tempio scompare sotto diversi centimetri d’acqua.
Anfiteatro Flavio
Un’altra meraviglia di Pozzuoli, che ci parla di storia e miti è indubbiamente l’Anfiteatro Flavio.
Voluto a tutti i costi dall’Imperatore Vespasiano per gli spettacoli teatrali, concerti musicali e la lotta dei gladiatori.
Se desideri immergerti nella natura incontaminata, allora devi necessariamente fare una passeggiata nell’Oasi Naturalistica di Monte Nuovo.
Il Montenuovo è il vulcano più giovane d’Europa, venuto alla luce durante le eruzioni del 1538. La sua nascita ha dell’incredibile: osservatori dell’epoca affermano di aver visto nascere la montagna nel giro di soli due giorni.
Insomma, la sola storia di Pozzuoli da sola, potrebbe essere il motivo del tuo viaggio nella mia splendida città.
Cosa vedere a Napoli e dintorni quando hai più giorni
Ti segnalo ciò che puoi vedere mentre sei a Napoli se hai più giorni a disposizione, o perché no in una seconda visita.
Perché nonostante la mia città abbia la fama di essere un luogo pericoloso con tanti stereotipi raccontati qua e là, resta indubbiamente ed in modo indiscusso la città più bella al mondo e la città dove sicuramente tornerai più e più volte.
Il clima è speciale, il cibo è eccellente, la gente è cordiale ed empatica, c’è la storia millenaria, la mitologia, il mare, la costa, i panorami, le terme, la movida Partenopea, le isole. Qui c’è tutto e ad un palmo dal centro della città.
Quindi cosa vedere a Napoli oltre tutto ciò che hai letto?
Ti segnalerò altri siti che tratterò in modo più approfondito nei miei prossimi articoli.
In paricolare cerca nel mio blog:
Gli Scavi di Pompei; Scavi di Ercolano; Vesuvio; Costiera Amalfitana; Ravello; Sorrento; Massa Lubrense; le isole Capri, Ischia, Procida; Paestum e la Reggia di Caserta
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