Scopri cosa vedere alle isole Azzorre e in che modo organizzare i tuoi giorni.

Booking.com

Cosa imparerai da questo articolo

  • Impara a progettare il tuo viaggio in completa autonomia
  • Scopri cosa vedere alle isole Azzorre
  • Comprendi come organizzare e suddividere i tuoi giorni 
  • Approfondisci tutte le tappe e scegli in base ai tuoi interessi quali spot inserire
  • Leggi in che modo puoi prenotare la tua auto e a chi affidarti per gli alloggi
  • Scopri in che modo organizzare il tuo camping sul monte Pico

La mia personale guida su cosa vedere alle Azzorre e su come pianificare l’intero viaggio in autonomia.

Leggendo questo post imparerai come diventare un esperto di viaggi fai da te alle Azzorre, come sfruttare la rete per risparmiare e in che modo vivere un’esperienza in totale autonomia ma come se fossi accompagnato da una guida locale.

“Isole Azzorre in pratica”: cose da sapere

  • DOCUMENTI: passaporto o carta d’identità in corso di validità.
  • DOVE: Portogallo
  • CLIMA: le isole Azzorre hanno un clima molto mite in quanto situate nella zona temperata dell’emisfero nord. Le temperature medie oscillano tra i 14 °C di febbraio, ai 22 °C di agosto, anche se nei mesi estivi si sono registrate temperature che hanno raggiunto i 30 °C. Ma non troverai mai caldo opprimente come qui da noi in estate. 
  • QUANDO ANDARE: Le precipitazioni sono moderate ma frequenti. Infatti contribuiscono a rendere l’ambiente verde e lussureggiante. Dunque il periodo più piovoso dell’anno va da settembre a dicembre e da marzo ad aprile. Ad ogni modo la pioggia dura poco e ci sono continui squarci di sole. Quindi il periodo migliore va da giugno a ottobre (anche se sono visitabili tutto l’anno). 
  • PROGRAMMARE IL VIAGGIO: Attualmente, causa covid, essendo una delle pochissime destinazioni aperte sta registrando un notevole incremento del turismo. Quindi ti consiglio di prenotare il tuo viaggio quanto prima. Solitamente, se prevedi un viaggio itinerante (cosa che ti consiglio assolutamente), dovrai prevedere diversi voli interni. Quindi meglio anticiparsi e organizzarsi bene con le date. 
  • QUANTO TEMPO: in 11-15 giorni riesci a visitare 5 delle 9 isole dell’arcipelago delle Azzorre.
  • NOLEGGIO AUTO: Ci sono numerosissime agenzie che noleggiano auto, come AutoEurope oppure Locauto
  • COME SPOSTARSI: se hai noleggiato un’auto, ti conviene scaricare sul tuo cellulare le mappe offline di google maps. 
  • VALUTA: Euro

Suggerimenti

  • SUGGERIMENTI PER LA VALIGIA: durante il tuo viaggio alle isole Azzorre on the road ti consiglio uno zaino, in quanto gli spostamenti sono tanti ed è troppo alto il rischio di perdere il bagaglio in uno dei tanti voli (specialmente se fai scalo). Pe quanto riguarda la scelta dello zaino ti consiglio di leggere quest’articolo per qualche consiglio in più. Invece per l’abbigliamento ricorda di portare con te un k way, delle scarpe da trekking, un costume, dei pantaloni lunghi che all’occorrenza diventano dei comodissimi shorts, t-shirt e scarpe da ginnastica.
  • ASSICURAZIONE DI VIAGGIO: io mi assicuro da anni con Columbus assicurazioni.

Si comincia!

Cosa vedere alle isole Azzorre

In questo articolo ci concentreremo su 5 delle 9 isole dell’arcipelago delle Azzorre

Tutte le nove isole sono d’origine vulcanica, e si trovano in pieno Atlantico Nord.

Le isole dell’arcipelago sono divise in tre gruppi geografici: il Gruppo Orientale (composto da Santa Maria e São Miguel), il Gruppo Centrale (che comprende le isole di Terceira, Graciosa, São Jorge, Pico e Faial) ed il Gruppo Occidentale (costituito dalle isole di Corvo e Flores).

Mentre le isole del triangolo delle Azzorre sono Sao Jorge, Pico e Faial.

Dunque, queste sono facilmente combinabili in un itinerario di 10 giorni perché hanno frequenti collegamenti in barca.

Ti suggerisco un’ avventura on the road di 11/14 giorni. Entrerai in contatto con vulcani e habitat marini tra i più belli al mondo (il 30% dei cetacei passa da qui).

Un’ arcipelago di isole al centro dell’Oceano Atlantico e a 1800km dal Portogallo.

Cosa vedere alle isole Azzorre?

Partiamo da Sao Miguel, l’unico territorio europeo con un clima subtropicale che con Furnas e le sue pozze di acqua termale, disegnano un paesaggio alieno e al tempo stesso accogliente. La vegetazione è tropicale ed è molto simile a quella delle Hawaii.

Poi Terceira, isola in cui la natura vulcanica domina tra altipiani e praterie. Qui potrai addentrarti nelle Grotte di Algar Do Carvao scavate da antiche colate di lava con un impressionate varietà di stalattiti e stalagmiti.

E’ l’unico posto al mondo in cui si può entrare letteralmente all’interno di un vulcano passando dalla caldera.

Invece a Pico ti consiglio un trekking fin sul cratere del vulcano che ti regalerà un panorama incredibile. Se hai abbastanza tempo e qualche giorno in più a disposizione ti suggerisco di dormire in tenda sulla vetta del monte Pico.

Poi potrai visitare le vigne racchiuse da chilometri di muri in pietra lavica che proteggono i grappoli dal vento ed allo stesso tempo li riscaldano.

Inoltre potrai partecipare ad uno dei whale watching più straordinari al mondo.

Mentre a Sao Jorge (l’area più selvaggia delle Azzorre) ammirerai la sua catena di rilievi vulcanica che si allunga da nord est a sud est. Un posto tanto incredibile che Platone collocava idealmente oltre le colonne d’Ercole.

Infine l’isola di Faial ti stupirà con i surreali paesaggi lunari di Capelinhos.

Esempio di itinerario di 11 giorni per visitare 5 delle 9 isole dell’arcipelago delle Azzorre

Ti racconterò dell’itinerario pensato da me. Inizio con il dirti che la scelta di tutte le tappe del mio viaggio è stata dettata solo ed esclusivamente da ciò che ho reputato fosse più interessante visitare secondo le mie esigenze ed i miei interessi.

Quindi questo itinerario tocca delle tappe e ne tralascia delle altre. Prendi in considerazione anche la possibilità di invertire il senso del viaggio o aggiungere e/o modificare delle tappe (ad esempio puoi inserire Lisbona nel tuo itinerario, perché sicuramente nel tuo volo sarà previsto uno scalo nella Capitale del Portogallo. Quindi, se hai tempo, ti suggerisco almeno 2 notti a Lisbona da aggiungere alle 11 delle Azzorre. 

Itinerario tipo:

SAO MIGUEL 4 NOTTI – PICO 3 NOTTI – FAIAL 1 GIORNO – SAO JORGE 2 NOTTI – TERCEIRA 2 NOTTI

Invece, se avessi 14 notti a disposizione ti consiglio invece di fare in questo modo:

SAO MIGUEL 4 NOTTI – PICO 3 NOTTI – FAIAL 1 GIORNO – SAO JORGE 3 NOTTI – TERCEIRA 3 NOTTI

GIORNO 01 | Sao Miguel (Isola verde)

Atterrati a Sao Miguel, l’isola più grande dell’arcipelago delle Azzorre, potrai ritirare la tua auto presso l’aeroporto.

Se sei un viaggiatore itinerante potresti dormire la prima notte nella zona di Furnas e le altre 3 a Ponta Delgada.

Gorreana Tea Factory

Cosa vedere alle isole Azzorre

Dunque, potresti iniziare la tua giornata visitando l’unica piantagione di tè presente in Europa, la Gorreana Tea Factory. Il tipo di tè coltivato è uno solo, ma il differente trattamento cui le foglie sono sottoposte determinano i vari tipi di tea prodotti. Impiegherai non più di due ore per completare il tuo giro. E’ un percorso in ring di circa 3,5 chilometri. 

Miradouro di Sta Iria

Ma prima di arrivare alla piantagione fa una sosta al Miradouro di Sta Iria.

Da qui puoi raggiungere il paese di Porto Formoso per fare un giro veloce e gustare una tazza di tè o caffè. 

A questo punto ti consiglio un salto al magnifico belvedere Pico do Ferro per poi raggiungere Furnas.

Furnas

Cosa vedere alle isole Azzorre

Innanzitutto hai portato il costume?

Qui potrai visitare la Caldeiras da Lagoa das Furnas. Ti aspetta un breve cammino attorno al lago di Furnas, puntellato di fumarole, con visita alla chiesa abbandonata Capela da Nossa Senhora.

Dunque, Furnas è uno splendido villaggio situato in posizione idilliaca nell’omonima valle nell’est dell’isola, circondato da verdi piantagioni, laghi cristallini e sorgenti naturali. Questa cittadina è conosciuta per il potere curativo delle sue acque termali: l’acqua sgorga direttamente dalle rocce vulcaniche e ci sono ben 22 sorgenti con acque di diverse temperature. Indossa un costume da bagno (ti consiglio un costume vecchio in quanto l’acqua è fangosa e potrebbe rovinarlo) e concediti un bagno rilassante in una delle piscine termali del villaggio.

Hai due opzioni: il parco Terra Nostra e la Poça da Dona Beija, aperta fino a tardi. Potresti anche scegliere di trascorrere del tempo in entrambe. 

L’ingresso alle terme di Terra Nostra ha un costo di 8 euro da pagare in loco, mentre l’ingresso per le terme di Poça da Dona Beija ha un costo di 6 euro, da pagare in loco.

Info: A Furnas, le pentole colme delle diverse carni e dei molti vegetali che costituiscono il famoso cozido (un peculiare bollito misto), vengono chiuse in sacchi ed interrate nel suolo di alcune zone ad alta attività geotermica. La cottura richiede circa cinque ore: se hai tempo vai a vedere l’estrazione delle pentole.

Se hai scelto di dormire a Furnas, ti starai sicuramente godendo uno dei magnifici hotel della zona.

Mentre se hai deciso di trascorrere i tuoi giorni a Ponta Delgada, dopo cena potresti fare un giro a Ponta Delgada, la capitale dell’isola di Sao Miguel.

Ponta Delgada

Passeggia sul lungomare passando accanto al Forte di Sao Bras, al convento da Esperanca, alla chiesa dell’Espirito Santo e alla Chiesa di Sao Josè. In centro, da non perdere la Igreja Matriz, le Portas da Cidade, il Palacio da Conceicao.

Dove dormire a Sao Miguel

Solitamente è il secondo quesito che ci si pone. Quindi, oltre a capire cosa vedere alle isole Azzorre, vediamo in che zona dormire.

Ti lascio qui sotto la mia selezione completa degli hotel più belli di Sao Miguel. 

Furnas (Sao Miguel): alloggiare a due passi dalle terme

Nei pressi del lago di Furnas sono disponibili alcune strutture di pregio che devi assolutamente vedere.

Che ne dici degli hotel che ti segnalo?

Ponta Delgada (Sao Miguel): alloggiare a due passi dal centro

Nella città principale di Sao Miguel sono disponibili alcune strutture di pregio, qualche soluzione low cost e diversi ostelli.

Che ne dici degli hotel che ti segnalo?

GIORNO 02 | Sao Miguel (Isola verde)

Cosa vedere alle isole Azzorre

In questo secondo giorno scoprirai cosa vedere assolutamente alle isole Azzorre.

Ti consiglio di spingerti verso ovest, per una mattinata dedicata al trekking della regione di Sete Cidades, forse la più famosa e tra le più spettacolari di São Miguel.

Lungo la strada puoi scorgere il belvedere dall’alto del Miradouro da Grota do Inferno, la Lagoa do Canario e il Miradouro do Rei, che abbracciano entrambi i laghi gemelli vulcanici della Sete Cidades.

Per esempio, da qui puoi iniziare un trekking che percorre ad anello (in circa 5 ore) tutta la caldera, passando dal punto panoramico di Vista do Rei per poi tornare. Oppure intraprendere solo il trekking più breve, sempre nell’area dei Sete Cidades (circa 2 ore, facile e lineare).

Non dimenticarti al mattino di preparare un cospiquo pranzo al sacco e di portare con te acqua in abbondanza.

Successivamente puoi spostarti verso la costa occidentale di São Miguel.

Quindi dirigiti a Ponta do Escalvado e poi alla spiaggia di Mosteiros. Dopo aver esplorato la spiaggia ti consiglio di raggiungere Ponta da Ferraria.

Infine qui, se possibile, potrai fare il bagno al tramonto nelle magnifiche piscine naturali di acqua calda di Ferraria.

GIORNO 03 | Sao Miguel (Isola verde)

In questo articolo su cosa vedere alle isole Azzorre non potevo non inserire uno dei posti più iconici di Sao Miguel. 

Dunque, raggiungi il centro dell’isola, per la visita del luogo più straordinario di São Miguel e forse di tutte le Azzorre, la splendida Lagoa do Fogo.

Potresti prendere parte ad un trekking e camminate di diversa durata nei pressi del lago, con immancabile vista dall’alto del miradouro.

Ovviamente ti consiglio sempre un pranzo al sacco. Mentre nel Pomeriggio potresti proseguire di pochi chilometri verso nord, passando per la Central Geothermal e fare un bagno nella Cascata del Salto do Cabrito per poi raggiungere la splendida piscina naturale geotermale di Caldeira Velha, immersa nella foresta.

Infine ti consiglio un aperitivo a Ribeira Grande o a Rabo de Peixe.

P.S. nel link che ti ho segnalato poco fa e che ti lascio nuovamente qui, puoi scegliere tra svariati sentieri. Io ti ho segnalato quelli che a mio avviso sono più interessanti. Ma se hai tempo a disposizione puoi aggiungerne altri al tuo viaggio. 

GIORNO 04 | Pico (Isola grigia)

Per esempio a questo punto ti consiglio di lasciare l’isola di Sao Miguel per raggiungere l’isola di Pico. Ma il mio itinerario è puramente indicativo e puoi invertire, aggiungere o togliere qualche isola al tuo viaggio.

In questo caso dovrai prenotare un volo interno per raggiungere la meravigliosa Pico, detta anche l’isola grigia, famosa per il buon vino e le balene.

Come ho detto, con un volo interno raggiungerai Pico in circa 1 ora.

Anche in quest’isola avrai bisogno di noleggiare un’auto. Tra le varie ti consiglio AutoEurope oppure Locauto

Cosa vedere alle isole Azzorre?

Certamente Pico rientra tra le isole da visitare assolutamente

Potresti iniziare ad esplorare l’isola tra i vigneti che sono patrimonio dell’umanità UNESCO.

Cosa vedere alle isole Azzorre

La regione vinicola di Creation Velha, l’area tra le parrocchie di Madalena e Candelaria ha dei recinti molto ben conservati ed il paesaggio dei vigneti si mixa con le colate laviche.

Il sentiero di 7 km della durata di 2 ore inizia a Porto do Calhau e termina accanto al ristorante Anchorage a Porto da Areia Larga.

Info sul reticolato di currais: sono quadricole delimitate da muri di basalto, all’interno delle quali vengono piantate le viti. Criação Velha e Santa Luzia sono i maggiori esempi di quest’arte di suddividere la terra costruendo centinaia di chilometri di muri di pietra, magistralmente eretti a secco. Questi terreni, alla cui natura lavica corrispondono pratiche culturali ancestrali, costituiscono il Paesaggio dei vigneti dell’isola di Pico, patrimonio dell’umanità dell’UNESCO).

Quindi come avrai intuito hai due opportunità, Criação Velha e Santa Luzia. Se hai tempo a disposizione puoi farli entrambi.

Nello specifico il Caminhos de Santa Luzia è un percorso che da Miraguaia termina alla Chiesa di Santa Luzia della durata di circa 3 ore. La discesa verso il mare è su un sentiero attraverso un paesaggio di vigneti, patrimonio dell’UNESCO, e arriva fino a Lajido.

I lajidos (campi di colate basaltiche molto fluide che sembrano dei biscotti) ricordano quelli alle Hawaii. La popolazione locale identificava i lajidos come dei misteri della Natura. 

Whale Watching

A questo punto potresti dedicare la seconda parte della giornata al Whale Watching (in uno dei migliori spot di Whale Watching al mondo). 

Infatti la quantità e la diversità delle balene osservate è elevata, c’è poco inquinamento visivo e la montagna di Pico si trova sullo sfondo.

Potrai salire a bordo di una barca che ti porterà a largo per vedere le balene o fare il bagno con i delfini (starà a te decidere!).

Cosa vedere alle isole Azzorre

Infine devi assolutamente terminare la giornata con un meraviglioso aperitivo di benvenuto vista tramonto al Cella Bar, vincitore nel 2016 del prestigioso riconoscimento «Edificio dell’anno» della celebre rivista di architettura ArchDaily.

Accanto al Bar Cella, puoi anche goderti le piscine naturali del Barca.

Se hai tempo potresti aggiungere al tuo tour una visita a piedi a Lajes do Pico dove vi è anche il Museo dei Whalers e un breve sentiero a piedi per Vigia da Queimada (avvistamento di balene).

Info: Le Azzorre, e in particolare Lajes do Pico, è senza dubbio uno dei migliori spot di Whale Watching al mondo e sicuramente il migliore delle Azzorre. 

È a Pico che si trovano le più importanti testimonianze dell’epopea baleniera Azzorriana. Lajes, São Roque, Calheta de Nesquim o Ribeiras sono mete perfette di escursioni che permettono di scoprire porti pittoreschi, vecchi balenieri e viuzze tipiche.

L’osservazione dei cetacei è il naturale prolungamento della tradizione baleniera dell’isola.

Inoltre le acque di Pico sono ottime per praticare vela o kayak.

GIORNO 05 | Pico (Isola grigia)

Se mi chiedi cosa vedere alle isole Azzorre non posso che risponderti il monte Pico!

Solo per i duri, solo per chi è abituato al trekking, solo per chi ama camminare e non ha problemi alle articolazioni. 

Perché il monte Pico ha una pendenza del 30% e la salita in media dura 4 ore, così come la discesa.

Quindi, dopo colazione e dopo aver preparato il tuo pranzo al sacco, puoi raggiungere il centro casa Montanha per iniziare l’ascensione al vulcano Pico (il punto più alto del Portogallo).

Come ti dicevo, il trekking è di media difficoltà, ma presuppone un buon allenamento alla camminata. Si segue un sentiero che serpeggia tra i ripidi fianchi del vulcano, ricoperti di bassi arbusti, erba e rocce. Dopo circa 4 ore di salita, arriverai sul Piquinho, in corrispondenza del cratere principale del vulcano.

Altri 20 minuti di salita (il tratto un po’ più complesso in cui bisogna aiutarsi con le mani) e la vetta più alta del Portogallo è finalmente conquistata!

Infine, dopo aver pranzato puoi iniziare la discesa e godere delle splendide viste sulle vicine isole di Faial e São Jorge

Ad ogni modo il trekking può essere fatto con una guida esperta o anche da soli (il percorso è molto ben segnalato e forniscono di un gps per le emergenze).

Prenotazioni:

Ma prima bisogna effettuare la registrazione sul sito: https://montanhapico.azores.gov.pt/

Mi raccomando, dovrai prenotare prima di partire. Il costo è di circa 15 euro.

Contatti: pnpico.casadamontanha@azores.gov.pt

Quindi, registrati sul sito ufficiale della Casa Montanha, indicando il giorno e l’ora della salita, nonché il pagamento ed il permesso. Puoi anche scegliere di dormire in tenda ma dovrai portarti tutta l’attrezzatura. In tal caso potresti raggiungere la vetta al tramonto e trascorrere una notte stellata per poter godere dell’alba. 

Ovviamente una volta parcheggiato occorre registrarsi presso il personale del rifugio.

Tempo libero: se hai tempo puoi nuotare nella zona balneare Madalena. Oppure visitare Sao Roque do Pico, una città ricca di storia con il porto più importante dell’isola.

Se hai scelto di rientrare in città, ti consiglio una serata nei locali di Madalena o Sao Roque do Pico.

GIORNO 06 | Pico (Isola grigia)

Finalmente è arrivato il momento di visitare la magnifica Gruta Das Torres in cui potrai fare un meraviglioso tour guidato da un geologo (un viaggio al centro della terra unico al mondo).

Devi assolutamente prenotare.

Le grotte sono visitabili solo insieme a una guida. La visita dura 1 ora. L’ingresso è consentito solo a gruppi di massimo 15 persone alla volta. Mi raccomando, prenota in anticipo. Il biglietto costa circa 7 euro.

Contatti: pnpico.grutadastorres@azores.gov.pt

Cosa vedere alle isole Azzorre?

Scenic Drive

Dopodiché puoi iniziare la vera visita dell’isola (in auto), attraversando la scenic drive lungo la Estrada Longitudinal EN3 che attraversa Pico da est a ovest, costeggiando il maestoso profilo del monte Pico.

Quindi potrai godere della splendida Lagoa do Capitão e le lagune del Planalto Achada, uno degli elementi geomorfologici più belli del paesaggio vulcanico.

In sequenza vedrai: la Lagoa do Capitao, accessibile tramite l’EN3, vicino all’incrocio con l’EN2. Da lì una vista fenomenale del monte Pico. Dopo aver lasciato la EN2, la Lagoa do Caiado sarà la prima di una serie di esse, essendo la più grande laguna dell’isola di Pico.

Quindi un po’ più avanti ci sarà la Lagoa Seca. Svoltando ulteriormente a destra per un altro sentiero secondario, arriverai alla Lagoa do Paul, questo con poca acqua. Lungo il percorso passerai vicino ad alcuni dei coni più imponenti dell’altopiano. Ritornando sul sentiero secondario principale, più avanti si raggiunge la Lagoa da Rosada, sul lato destro della strada.

Questa è probabilmente la laguna più bella dell’isola di Pico, circondata da un manto verde lussureggiante con le mucche al pascolo.

Infine, più avanti sulla strada, sulla sinistra, troverai la Lagoa do Peixinho, con una vista bellissima sul monte Pico. In tutto sono circa 60 km di auto, percorribili in un’ora e mezza, ma considerando le varie soste andranno via circa 3 ore.

Sentiero di Santa Luzia

Se avessi ancora tempo a disposizione, se non l’hai già visitato, potresti vedere il sentiero di Santa Luzia.

Cosa vedere alle isole Azzorre?

Il percorso di Santa Luzia che inizia a Miraguaia (Santa Luzia) e termina alla Chiesa di Santa Luzia (dura circa 3 ore).

Inizia in discesa verso il mare su un sentiero attraverso un paesaggio di vigneti, patrimonio dell’UNESCO, e arriva fino a Lajido. Lungo la strada vedrai molti segni di tracce lasciate nella lava dai carri trainati da buoi che trasportavano il vino.

Il sentiero inizia quindi a salire e attraversa Forno dos Frades, altro luogo interessante da vedere. Dopo circa 3 km dall’inizio della salita si incontra la strada regionale principale, che il sentiero segue poi, sulla sinistra, per circa 500 m, fino a raggiungere la chiesa di Santa Luzia.

Alla chiesa si svolta a destra, come segnalato, e il sentiero proseguirà su terra battuta tra boschi di ( Picconia azorica ), erica e incenso, tra le altre specie vegetali.

Questa seconda parte del percorso è circolare e termina presso la Chiesa di Santa Luzia, che hai superato in precedenza.

Info:

Uno dei paesaggi vulcanici più singolari delle Azzorre sono i lajidos. Campo di colate basaltiche molto fluide (sembrano dei biscotti) che ricordano quelli che si verificarono alle Hawaii.

I grandi campi di lava che caratterizzano il paesaggio dell’isola, e che la popolazione locale chiama lajidos o terras de biscoito, venivano identificati come dei misteri.

Il nome “misteri” si riferisce ai campi di lava derivanti dalle storiche eruzioni avvenute sulle isole, per le quali gli abitanti non avevano alcuna giustificazione, e sono quindi considerati misteri della Natura. Sull’isola di Pico, le eruzioni storiche hanno dato origine ai Misteri di Prainha, Santa Luzia, Sao Joao e Silveira. Il più impressionante è quello di Santa Luzia.

L’isola è sempre stata una grande produttrice di frutta, e sono famosi i suoi fichi, dalla polpa rosso vivo. Il miele di fiori di pitosforo (incenso) e il formaggio di latte bovino a pasta morbida, o Queijo do Pico – DOP

Dove dormire a Pico

Solitamente è il secondo quesito che ci si pone. Quindi, oltre a capire cosa vedere alle isole Azzorre, vediamo in che zona dormire.

Ti lascio qui sotto la mia selezione completa degli hotel più belli di Pico. 

São Roque do Pico (Pico): alloggiare immersi nella natura

A São Roque do Pico sono disponibili alcune strutture di pregio che devi assolutamente vedere.

Che ne dici degli hotel che ti segnalo?

Madalna (Pico): alloggiare a due passi dal centro

A Madalena sono disponibili alcune strutture di pregio che devi assolutamente vedere.

Che ne dici degli hotel che ti segnalo?

Giorno 7, PICO | FAIAL | SAO JORGE

A questo punto nel mio itinerario consiglio di lasciare l’isola di Pico per raggiungere in traghetto (30 minuti) l’isola Faial, detta anche l’isola azzurra. Ti consiglio di prendere il primo traghetto e di prenotare in anticipo se pensi di visitare le Azzorre durante i mesi di Luglio e Agosto. 
Qui il link per le prenotazioni dei traghetti. 

Quindi su quest’isola non ti consiglio di noleggiare un’auto ma di muoverti in taxi.

Caldeira del vulcano

Per iniziare, posa le valigie in un deposito bagagli. Dopodiché potrai raggiungere (in taxi o con taxi condiviso) la Caldeira do Faial al centro dell’isola, un grandissimo cratere perfettamente circolare ricolmo di vegetazione.

Qui potrai fare un breve trekking per ammirare il paesaggio lunare.

La visita della Caldeira del vulcano al centro dell’isola prevede 9 km da percorrere a piedi, circa 2/3 ore. Sentiero PRC04 FAI.

Mentre nel pomeriggio, sempre in taxi, puoi spostarti verso l’estremo ovest dell’isola, per visitare i surreali paesaggi lunari di Capelinhos. 

Capelinhos

Quindi cosa vedere alle isole Azzorre?

Capelinhos non può certamente mancare nella tua lista. 

Entrare in questa zona è come atterrare sulla superficie lunare. Sulle scoscese coste di Capelinhos e di Costado da Nau sono visibili le viscere di questi vulcani, in una sequenza di rocce, stratificazioni e profili contrastanti.

*I surreali paesaggi lunari di Capelinhos:

Info: si tratta di 3 km2 emersi in tempi recentissimi, in seguito a un’eruzione del 1957, caratterizzati da una spettacolare caldera di nerissima roccia parzialmente emersa dall’oceano Atlantico, che regala una delle viste più sorprendenti delle Azzorre. Ai nostri giorni, la torre, non più illuminata, fa parte del magnifico Centro di Interpretazione, provvisto delle più moderne tecniche espositive multimediali. La visita a questo centro termina salendo in cima al faro, esperienza visiva ed emotiva senza paragoni.

Dunque, il grigio delle ceneri e delle scorie vulcaniche emesse tra il 1957 e il 1958 comincia solo adesso ad essere invaso dal verde della vegetazione, che testardamente cerca di colonizzare questo nuovo territorio. 

Horta

A questo punto puoi rientrare ad Horta, principale centro dell’isola e vivace porto sulle rotte transatlantiche, per un incredibile aperitivo nel Peter Sport Café, luogo d’incontro tra viaggiatori e velisti di tutto il mondo.

La tradizione vuole che tutti i navigatori lascino qui una pittura sul cemento grigio del molo: se si fa, l’imbarcazione arriverà sicura alla sua meta!

Infine, con il traghetto, potrai raggiungere la tua prossima destinazione: Sao Jorge.

Giorno 8, | SAO JORGE (Isola bruna)

Dunque, purtroppo in questo mio itinerario di 11 notti su “cosa vedere alle isole Azzorre” ho dedicato a Sao Jorge solo 2 notti ed un giorno. Per questo motivo non ti consiglio di noleggiare l’auto ma di spostarti in taxi. 

Ad ogni modo, se tu avessi qualche giorno in più a disposizione ti consiglio, così come ti dicevo all’inizio, di aggiungere una notte a Sao Jorge ed una a Terceira.

Detto questo ciò che c’è da vedere è:

IL SENTIERO DELLA SERRA DO TOPO – FAJA DA CALDEIRA DE SANTO CRISTO – FAJA DOS CUBRES (TREKKING DI 10 CHILIMETRI, DURATA 5 ORE)

Per iniziare, dopo colazione prepara il tuo pranzo al sacco e dirigiti per una sosta a Pico da Esperanca. Questa è la vetta più alta e spettacolare dell’isola di Sao Jorge che è la più bucolica delle isole. Gli ultimi metri che distano dal cratere devono essere percorsi a piedi. Spera non ci siano le nuvole, in questo modo potrai godere di un paesaggio maestoso. Vedrai le due lagune nel cratere e l’isola di Pico all’orizzonte.

Quindi subito dopo spostati verso l’interno per un trekking (il punto da cui iniziare il trekking è Serra do Topo). Qui il trekking di 10 chilometri e della durata di 5 ore (con soste) ti farà scoprire il sentiero della Serra do Topo, Faja da Caldeira de Santo Cristo e Faja Dos Cubres.

Pova a fare una deviazione alla cascata di Caldeira de Cima, con due grandi lagune per un bagno rinfrescante.

Quindi dopo il pranzo al sacco prosegui per il sentiero che degrada lungo i magnifici scenari della costa nord di São Jorge, fino a Fajã dos Cubres. Poi in taxi raggiungi il punto panoramico Fajã do Ouvidor.

Se avrai tempo necessario fai un bagno a Poca de Simao Dias (Faja do Ouvidor e le magnifiche piscine naturali formate grazie all’erosione della roccia e delle colate laviche).

Info:

prova il caffè ricavato dalle piantagioni di Faja dos Vimes, le più settentrionali al mondo e prova ad assaggiare le patelle arrostite della zona. Inoltre, il formaggio dell’Isola di São Jorge è probabilmente il prodotto gastronomico più conosciuto delle Azzorre.  

N.B. A Velas, il Portão de Mar («portone del mare») riceve, dal 1799, i visitatori che arrivano in barca e attraccano al porto, conducendoli verso la piazzetta centrale della cittadina, e verso edifici di grande valore quali il duomo di São Jorge e il palazzo comunale. L’architettura religiosa raggiunge la sua miglior espressione nella chiesa barocca di Santa Barbara (del XVIII secolo), situata a Manadas e classificata come Monumento Nazionale.

Dove dormire a Sao Jorge

Solitamente è il secondo quesito che ci si pone. Quindi, oltre a capire cosa vedere alle isole Azzorre, vediamo in che zona dormire.

Ti lascio qui sotto la mia selezione completa degli hotel più belli di Sao Jorge. 

Velas (Sao Jorge): alloggiare in città immersi nella natura

A Velas sono disponibili alcune strutture di pregio che devi assolutamente vedere.

Che ne dici degli hotel che ti segnalo?

Urzelina (Sao Jorge): alloggiare in città immersi nella natura

A Urzelina sono disponibili pochissime strutture di pregio che devi assolutamente vedere.

Che ne dici degli hotel che ti segnalo?

Giorno 9 SAO JORGE | TERCEIRA (L’isola Lilla)

Cosa vedere alle isole Azzorre

Cosa vedere alle isole Azzorre se non Terceira?

Meta spesso messa da parte in itinerari di non più di 14 giorni. Invece io ho fatto di tutto per inserirla perché a mio avviso merita il viaggio!

Quindi con un volo interno arriverai sull’isola di Terceira e qui noleggerai un’auto. 

Indossa subito gli scarponi per esplorare i luoghi più belli.

Dunque, potresti iniziare con un trekking completamente immerso nella foresta. Il sentiero da seguire è il (sentiero PR 03 TER) Trilha de Mistérios Negros. È un sentiero medio di circa 4 chilometri (si sale per metà del percorso – durata 2h 30) il percorso forma un anello, che parte e arriva presso la Gruta do Natal.

Inoltre potresti fare una mini-deviazione per vedere o per fare il bagno nella Lagoinha, un bellissimo lago vulcanico che si trova sulla cima del monte. Durante il trekking attraverserai un magnifico bosco di sequoie e diversi punti panoramici da cui è possibile vedere la costa.

Caldera de Guilherme Montz – Grotte di Algar Do Carvao – Gruta do Natal

Raggiungi la Caldera de Guilherme Montz e le Grotte di Algar Do Carvao, scavate da antiche colate di lava con un impressionate varietà di stalattiti e stalagmiti.

Queste sono l’unico posto al mondo in cui si può entrare letteralmente all’interno di un vulcano passando dalla caldera.

Poi visita le Furnas do Enxofre, delle fumarole molto suggestive su un percorso di muschi variopinti e la piccola ma romantica Lagoa da Falcã, un laghetto immerso in un bosco di criptomerie (cedri giapponesi).

Inoltre da qui arriverai in pochissimi minuti alla Gruta do Natal, un must di Terceira, una lunga galleria di 700 metri formatasi dalla lava, con bassi cunicoli e passaggi strettissimi.

Aperti dalle 14.30 fino alle 17.00/18.00. A

Info: L’ingresso alla Gruta do Natal e all’Algar do Carvão è a pagamento. Il biglietto cumulativo per visitarli entrambi, utilizzabile anche in giorni diversi, costa 12€. È l’associazione dilettantistica di geologi e speleologi Os Montanheiros che si occupa della gestione di questi due siti. Trovate informazioni in più sul loro sito ufficiale (in parte in inglese).

Contatti: montanheiros@montanheiros.com

Angra do Heroismo

Cosa vedere alle isole Azzorre

Infine ti consiglio una passeggiata al tramonto nella città di Angra do Heroismo.

Se mi chiedi cosa vedere alle isole Azzorre, non posso che risponderti che Angra do Heroismo merita il viaggio. Primo esempio di urbanistica europea del XVI° secolo, creato in questo lembo di terra, in pieno Atlantico.

Dunque, per questa sua singolarità è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Chiese, palazzi, Musei, la fortezza medievale con le sue mura, la zona del porto: tutto è rimasto protetto e preservato nei secoli. Il titolo di “Mui Nobre, Leal e Sempre Constante” (nobilissima, leale e sempre fedele) attribuito alla città di Angra do Heroísmo sottolinea l’importanza che essa ebbe nella storia di tutto il Portogallo e, naturalmente, in quella delle Azzorre.

Da vedere assolutamente ad Angra do Heroismo

Visita la cattedrale Igreija da Misericórdia, la vivace Rua Direta e i suoi bei palazzi. Menzione d’onore va al Jardim Duque da Terceira, un vasto spazio verde che si sviluppa in salita, fino all’Obelisco da Memória sulla collina che domina la città, da cui si gode una favolosa vista su tutta Angra e la piccola baia antistante.

Inoltre, altro luogo da visitare, compatibilmente con gli orari di apertura non particolarmente friendly, è la fortezza situata all’estremità occidentale della baia, il Castelo de São João Baptista nel cui complesso, accompagnati da un militare, si possono visitare le anguste prigioni in cui soggiornavano i prigionieri politici e la grande chiesa, già visibile dalla città.

Proseguendo oltre la fortezza, si accede al Monte Brasil, un cono vulcanico completamente ricoperto di verde che oggi rappresenta il luogo in cui fare una passeggiata e/o un piacevole pic-nic con vista su Angra.

Giorno 10  | TERCEIRA (L’isola Lilla)

Dopo colazione inizieremo la giornata visita Iniziamo la visita dell’isola con una passeggiata al Monte Brasil. Poi raggiungiamo il punto panoramico di Serra do Cume, avremo sotto i nostri piedi quasi metà isola con il suo mosaico di pascoli. Adesso è il momento di visitare la vivace cittadina di Praia da Vitória, sulla costa est. Degna di nota a Praia da Vitória è la fotogenica Igreia Matriz de Santa Cruz.

Mentre dopo pranzo potresti iniziare il trekking Baias da Agualva che segue la costa nord di Terceira, tra Agualva e Quatro Ribeiras.

Visita la Grota da Lagoa, Alagoa da Fajãzinha e Ponta do Mistério.

Infine raggiungi Quatro Riberias beach e le più famose Piscinas de Biscoitos. Quindi finito il trekking e tempo permettendo, potresti concederti un meritatissimo bagno nelle piscine naturali di Biscoitos.

Per cena potresti optare per Angra do Heroismo o cenare nella bellissima São Matheus da Calheta. São Matheus da Calheta è un piccolo villaggio di pescatori, la cui chiesa partecipa a rendere lo scenario da cartolina.

Inoltre a São Matheus si trova uno dei ristoranti migliori dell’isola: il Beira Mar, il pesce è freschissimo e cucinato alla perfezione.

Info:

Nella baia di Praia da Vitória è possibile praticare surf, bodyboard, windsurf, sci acquatico, moto acquatica, gommone o pattino, uscite in barca a vela o kayak e osservazione di balene e delfini: insomma, un’ampia offerta, in mare, di divertimenti ed attività. Alcune di queste possono essere praticate anche ad Angra, dove si trova anche il Parco Archeologico Sottomarino.

Se hai più tempo a disposizione

Cosa vedere alle isole Azzorre

Uno scenario identico alle Piscinas de Biscoitos si presenta a Nord, in corrispondenza del Biscoito da Ferraria e di Pico Alto, e ad Ovest, sulla Serra de Santa Bárbara, dove le dense aree boschive di vegetazione endemica ricordano la foresta originale dell’arcipelago, generalmente designata cone laurisilva.

La costa occidentale dell’isola è più lineare e caratterizzata da alte e vertiginose falesie, che si immergono bruscamente nell’oceano, interrotte a volte da promontori che si allungano sul mare. Le punte di Raminho o di Queimado, con il Faro di Serreta a fare da sentinella, ne sono esempi estremamente elucidativi. È ugualmente testimone di questa realtà geologica la zona della Lagoa de Fajãzinha, ad Agualva, un luogo singolare, che sembra rigorosamente disegnato “con squadra e righello” da una natura sapiente.

L’elenco delle attività possibili da intraprendere a Terceira è molto vasto.

Se resta tempo, si possono visitare meglio le città o fare un ulteriore sentiero Fortes de São Sebastião – Terceira PR05TER 2h30 (che costeggia la costa sud-est) 

Dove dormire a Terceira

Solitamente è il secondo quesito che ci si pone. Quindi, oltre a capire cosa vedere alle isole Azzorre, vediamo in che zona dormire.

Ti lascio qui sotto la mia selezione completa degli hotel più belli di Terceira. 

Angra do Heroismo (Terceira): alloggiare nella città patrimonio dell’umanità

Ad Angra do Heroismo sono disponibili molte strutture di pregio ed ostelli che devi assolutamente vedere.

Che ne dici degli hotel che ti segnalo?

Praia da Vitória (Terceira) Dormi in una città meravigliosa e caratteristica

A Praia da Vitòria sono disponibili molte strutture di pregio ed ostelli che devi assolutamente vedere.

Biscoitos (Terceira) Dormi in un luogo immerso completamente nella natura

A Biscoitos sono disponibili pochissimi lodge particolari che devi assolutamente vedere.

Grazie per aver letto il mio articolo su “Cosa vedere alle isole Azzorre”

Potrebbero interessarti anche:

Previous articleI 74 hotel più particolari della Grecia: guida dettagliata
Next articleCosa vedere a Lanzarote, Canarie e come organizzare il viaggio
A chi non piacerebbe riempire di piccoli timbri tutte le pagine di quel documento chiamato passaporto! Ho iniziato così, seguendo la mia anima che non conosce confini. Perchè è quello che più mi fa sentire viva, che più mi emoziona. Più che viaggiare è scoprire... si viaggia anche a pochi passi da casa...si viaggia ogni volta in cui la sete della scoperta è più forte della solitudine della routine. Il viaggio inizia nel momento in cui lo immagini, ti scava dentro nel momento in cui lo organizzi, lo vivi nel momento in cui pensi a cosa mettere in valigia. Il viaggio ti cambia nel momento in cui fai il primo passo verso una nuova meta. Ti stravolge mentre percorri la strada e consumi le scarpe. Lo rivivi un milione di volte quando lo racconti, quando lo ricordi, quando rivedi una foto, quando lo consigli. E' così che io viaggio ogni giorno. Immagina che quello che hai sempre creduto lontano e impossibile adesso diventa possibile. Chi sei? Perchè lo fai? Se lo hai immaginato puoi farlo. Quelle terre così lontane, quei colori, quegli odori ti appartengono già, devi solo ritornare alle origini, alla natura. Abbandona il meccanismo del consumismo, lascia agli altri il superfluo, il bene più prezioso che puoi regalarti è arricchire la tua anima, regalarti ricordi, momenti. Credi che sia troppo oneroso? può darsi. Dipende dalle priorità e da come organizzi il tutto. Sono Natascia Fois e sono una viaggiatrice. Organizzo sogni, li cucio addosso. Sono una sarta dell'anima. Viaggiatori, facciamo le valigie, consumiamo scarpe e lasciamo impronte indelebili nelle nostre menti, creiamo ricordi da raccontare.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here