Perché viaggiare rende felici

perché viaggiare rende felici

Una mini guida per capire lo stile di vita che dovremmo regalarci.

Qualche piccolo consiglio utile su cosa fare per essere felici.

Leggi questo post e scopri in che modo puoi migliorare la tua vita.

Non dirmi quanti anni hai o quanto sei educato e colto, dimmi dove hai viaggiato e che cosa sai. (Maometto).

Ma vediamo con attenzione perché questo sembra essere il sogno di tutti e cosa possiamo fare concretamente per realizzarlo.

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Inseguire la felicità

E’ un’utopia. Partiamo essenzialmente da questo.

Indubbiamente lo scopo e l’obiettivo di molti è di raggiungere quello stato di felicità tale da potersi ritenere costantemente appagati.

Come ben saprai, la felicità è un insieme di attimi, di momenti significativi, di gioie, emozioni, belle notizie, di abbracci, di baci, di promesse…

Essere felici è il congelamento di quell’attimo.

E l’essere umano per antonomasia, è alla costante ricerca di quell’attimo eterno, che molto probabilmente nemmeno esiste.

Dovremmo imparare ad accontentarci di quegli attimi così intensi e preservarli per i momenti di “carestia”.

Non dovremmo godere di tutta la gioia nel momento in cui ci capita, dovremmo imparare a centellinare quella dose di felicità per tutte quelle volte in cui non riusciamo proprio a vedere la luce.

Ma chi ci riesce?

Ho sempre ritenuto il detto “chi si accontenta gode”, una roba da falliti. Però poi, con gli anni ho imparato a capirne il vero significato.

Ognuno di noi ha l’obbligo verso se stesso di non chiedersi troppo. Dovremmo imparare tutti a perdonarci un po’ di più, a non vivere in attesa di. Ogni momento è prezioso e ogni momento dovrà pur insegnarci qualcosa.

Cosa saremmo se fossimo costantemente felici?

In realtà dovremmo concentrarci di più sull’equilibrio.

L’equilibrio sta nella capacità di sapersi chiedere scusa, di farci una carezza anche quando non abbiamo raggiunto il nostro obiettivo.

D’altronde il viaggio è la strada che ci separa da esso. E il viaggio stesso è la vita, per quanto spesso dolorosa, è la risposta a tutto quello che poi avremmo il coraggio di riconoscere come felicità.

La felicità è un dono prezioso che ognuno di noi fa a se stesso nel momento in cui riesce a perdonare la propria anima. La felicità arriva sempre e solo dopo aver compreso davvero che dono meraviglioso è la vita, con tutti i suoi lati più bui.

Io ho imparato che la felicità non la posso raggiungere solo viaggiando.

Dopo anni ho compreso che devo partire per un viaggio solo nel momento in cui non fuggo da nulla.

Ho confuso per troppi anni la “fuga dalla realtà” con la felicità. Credevo di poter essere felice solo viaggiando.

Con gli anni ho capito che non è così.

Ho trovato il mio equilibrio vivendo di viaggi, delle mie passioni. Ho trovato il mio equilibrio nel momento in cui mi sono fermata nel posto che credevo fosse il posto più scomodo in cui potessi essere.

Scappavo da anni dalla mia città che tanto mi stava stretta.

Ma ogni volta che tornavo, rimanevo in attesa di un altro viaggio per raggiungere nuovamente la felicità.

In realtà solo dopo i miei 35 anni ho iniziato a capire che il mio posto nel mondo era dove mi sentivo più scomoda.

Dove i pensieri bui mi assalivano.

Ho capito che sarei dovuta rimanere, per combattere i miei mostri, che sarei dovuta diventare una guerriera, non una fuggiasca.

Come viaggiare senza esserne dipendenti

perché viaggiare rende felici

Non so da quando esattamente, ma sono estremamente affascinata da chi ha trovato il modo di investire i propri risparmi per arricchirsi l’anima viaggiando…forse per il fatto che reputano certe cose, che per molti sono necessarie, NON una priorità.

Potrà non essere un discorso condivisibile in senso universale ma sicuramente merita una riflessione.

Tutti quanti noi abbiamo acquistato nella nostra vita oggetti.

Scarpe, abiti, macchine, sigarette, insomma quel che sia, pur non reputandoli assolutamente indispensabili.

Il più delle volte erano solo oggetti che potessero colmare il nostro senso di inappagamento, di insoddisfazione e di frustrazione.

Ma l’essere umano è anche e soprattutto questo.

La cosa di cui sono certa oggi, è che un’oggetto non può aiutarci a raggiungere lo stato di felicità se non in un istante di euforia.

Tuttavia invece sono convinta che l’interno di una casa accogliente possa aiutarci a sentirci meglio perché in grado di trasmettere serenità, di avvolgerci.

La felicità può essere nello sguardo di un cane, nel sorriso di un bambino, di un passante. La felicità sta in un abbraccio intenso, in una carezza, in una canzone, in un pianto…

Quindi la felicità può essere anche in un viaggio, ma non perché viaggiare rende felici, ma perché viaggiando in un momento di equilibrio mentale saremmo in grado di coglierne tutto il bello. 

Cosa è davvero importante

L’importante è innanzitutto essere protagonisti della propria vita e non spettatori immobili, perché se ti muovi non cambi il mondo ma ti sei spostato da dove eri e questo può cambiare i tuoi pensieri. Il tuo modo di affrontare la vita

Decidiamo davvero noi o siamo semplicemente indotti?

Chiediti se tutto quello che compri è davvero necessario. Siamo nell’era del consumismo virale, siamo affascinati da tutto ciò che ci viene proposto senza nemmeno avere il tempo di capire se quella cosa ci è veramente necessaria o meno.

Ma ho scelto davvero io di comprarmi quella determinata cosa o in qualche modo si è innescato un meccanismo inconsapevole, che mi ha spinto verso ciò di cui io avrei potuto fare tranquillamente a meno?

Desiderare ciò che non si ha per raggiungere un obiettivo a breve termine ci distoglierà da obiettivi che arricchirebbero il nostro essere a lungo termine.

Ciò che ho comprato mi apre la mente?

Chiediti:

  • E’ davvero necessario?
  • Possedere questa cosa mi apre la mente?
  • Crea ricordi indelebili?
  • È condivisibile?
  • Darà valore raccontarlo ai miei figli? Se la risposta è NO, quei soldi mettili nel barattolo dei sogni. Perché?Perché viaggiare rende felici e ti consente di confrontarti con altre culture. Non serve necessariamente andare molto lontano. Attraversa la tua regione, vai a conoscere le usanze dei pescatori, supera la tua zona di comfort, sii curioso, crea nuove relazioni. Assaggia cibi mai provati prima. Cerca di avere nuovi occhi…. tutto ciò stimola l’intelletto più di qualsiasi libro.Smettiamola di credere che gli unici ciechi siano i non vedenti.

    Dimmi quante volte osservi il sole sorgere nella tua città?Cerca la natura, rispettala, torna alle cose semplici della vita, impara da essa senza necessariamente sfruttarla. 

    Non a caso statistiche citano tra i bambini più felici al mondo proprio i Nord Europei per il loro contatto con la natura. Non ci credi? Leggi qui e scopri come ad esempio lo spirito Hygge dei Danesi li rende il popolo più felice al mondo.

    Grazie per aver letto il mio articolo su perché viaggiare rende felici. Potrebbero interessarti anche: Come trovare la motivazione in se stessi

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A chi non piacerebbe riempire di piccoli timbri tutte le pagine di quel documento chiamato passaporto! Ho iniziato così, seguendo la mia anima che non conosce confini. Perchè è quello che più mi fa sentire viva, che più mi emoziona. Più che viaggiare è scoprire... si viaggia anche a pochi passi da casa...si viaggia ogni volta in cui la sete della scoperta è più forte della solitudine della routine. Il viaggio inizia nel momento in cui lo immagini, ti scava dentro nel momento in cui lo organizzi, lo vivi nel momento in cui pensi a cosa mettere in valigia. Il viaggio ti cambia nel momento in cui fai il primo passo verso una nuova meta. Ti stravolge mentre percorri la strada e consumi le scarpe. Lo rivivi un milione di volte quando lo racconti, quando lo ricordi, quando rivedi una foto, quando lo consigli. E' così che io viaggio ogni giorno. Immagina che quello che hai sempre creduto lontano e impossibile adesso diventa possibile. Chi sei? Perchè lo fai? Se lo hai immaginato puoi farlo. Quelle terre così lontane, quei colori, quegli odori ti appartengono già, devi solo ritornare alle origini, alla natura. Abbandona il meccanismo del consumismo, lascia agli altri il superfluo, il bene più prezioso che puoi regalarti è arricchire la tua anima, regalarti ricordi, momenti. Credi che sia troppo oneroso? può darsi. Dipende dalle priorità e da come organizzi il tutto. Sono Natascia Fois e sono una viaggiatrice. Organizzo sogni, li cucio addosso. Sono una sarta dell'anima. Viaggiatori, facciamo le valigie, consumiamo scarpe e lasciamo impronte indelebili nelle nostre menti, creiamo ricordi da raccontare.