Solstizio d’inverno e le sentinelle dell’Artico
Ti sei mai chiesto cosa sia l’inverno astronomico? Hai mai sentito parlare delle sentinelle dell’Artico?
In questo post spiego in poche parole perché il primo giorno dell’inverno astronomico è il giorno con meno ore di luce dell’anno. Contestualmente scopriremo il fascino dei Guardiani dell’Artico.
Solitamente è noto come solstizio d’inverno, che è quel momento esatto in cui il Sole, nell’emisfero Boreale, si trova esattamente sopra al Tropico Del Capricorno alla massima distanza al di sotto dell’equatore celeste.
Ma vediamo con attenzione perché ci sono meno ore di luce.
Il giorno del solstizio
Oggi, 22 dicembre 2019, avremo il giorno più breve dell’anno.
Durante questa giornata che si prefigge più buia del solito, potremmo cogliere l’aspetto più bello che si cela sotto i meravigliosi alberi innevati.
La Terra in questa data si presenterà puntuale a un appuntamento astronomico ricco di significato, quello con il solstizio d’inverno. Chi vive nell’emisfero settentrionale, in questa giornata sperimenterà la notte più breve dell’anno.
Detto questo, il solstizio è il momento in cui il Sole raggiunge il punto di declinazione massima (a giugno) o minima (a dicembre), nel suo moto lungo l’eclittica.
Il termine solstitium (dal latino sol, sole, e sistere, stare fermo) indica una apparente “fermata” del Sole. Nei giorni intorno al solstizio d’inverno infatti, la nostra stella sembra smettere di calare rispetto all’equatore celeste e “fare una pausa” in cielo, per poi invertire il suo cammino e iniziare il moto di avvicinamento all’equatore celeste. Sembra insomma tramontare e poi risorgere dalla stessa posizione.
È un moto “apparente” perché – come ormai sappiamo – è la Terra a girare attorno al Sole che invece è fermo. Il giorno del solstizio d’inverno è il momento in cui il Polo Nord è il più distante possibile dal Sole (in relazione al suo asse, non in assoluto), ed è per questo che la stagione è fredda.
Cosa sono le Sentinelle dell’Artico (detti anche Guardiani dell’Artico)?
Di conseguenza, quando parlo di inverni gelidi, mi vengono in mente i ”tykky”, i cosiddetti guardiani dell’Artico. Questi non sono altro che depositi di neve ghiacciata, che alla luce della luna sembrano irreali ed è proprio in una notte così, più lunga del solito dove io, mi immaginerei di essere.
Dunque, facciamo amicizia, nella giornata che si prefigge più buia del solito con quelli che in Finlandese vengono chiamate “tykky” che in italiano significa galaverna, ossia la cristallizzazione dell’umidità in strati sovrapposti di ghiaccio leggerissimo.
Questi iniziano a formarsi sulle colline della foresta all’altezza del circolo polare artico in Finlandia, con i primi freddi costanti, da metà novembre in poi e quando la temperatura staziona perennemente tra i meno 15 e i meno 20.
Durante la metà di gennaio questi cristalli aumentano progressivamente e raggiungono circa 30 centimetri di spessore.
Il momento più speciale è sicuramente il tramonto, quando il cielo si illumina di un rosa violaceo sui guardiani artici…il risultato è davvero incredibile.
C’è da dire che la natura è davvero capace di dipingere paesaggi fiabeschi. A vedersi le Sentinelle dell’artico sembrano dei Pinguini con il capo chino, sembra quasi di essere in un paesaggio dipinto . Questa coltre di neve e ghiaccio ricopre completamente gli abeti rossi e non aspetta altro che essere visitata dai viaggiatori più temerari.
Dove vedere le Sentinelle dell’Artico
Esattamente nel Riisitunturi-Kansallispuisto National Park.
Siamo vicino al Circolo Polare Artico, in Finlandia; per l’esattezza è un’area protetta poco più grande di 70 chilometri.
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